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29 Gennaio 2017
vita dura per i motori diesel
di Francesco Pisani



vita dura per i motori diesel
diesel

 

Le normative anti-inquinamento, si sa, sono sempre più stringenti. E continueranno ad avere dei parametri crescenti e selettivi in particolare per le polveri sottili, i cosiddetti pm10. 

 

Questo particolato altro non è che una polvere sottilissima che proprio in virtù della propria dimensione tanto ridotta, si insinua ovunque e tende a depositarsi.

 

E questo vale per gli oggetti ma soprattutto per i nostri polmoni. Quindi su questo agente inquinante si stanno concentrando le attenzioni di tutti. In primis gli enti pubblici e come diretta conseguenza le case automobilistiche. Infatti la prossima normativa anti-inquinamento che l’Europa si sta preparando ad emanare, darà un taglio netto proprio a questo valore.

 

Questo snodo è quello che sta rendendo sempre più dura la vita dei motori diesel che negli ultimi anni si sono imposti sul mercato europeo grazie a consumi ridotti e lunga durata. Infatti al contrario del motore a benzina, il motore diesel produce proprio una maggiore di queste particelle pm10. Questo a causa della combustione di questo motore. Da qui sono nati i filtri anti-particolato o FAP che dir si voglia. Con i filtri i motori diesel rientrano pienamente nella normativa euro6, quella attuale, ma fanno fatica a rientrare nella prossima. Salvo che non si aggiungano filtri ancora più stretti e quindi in grado di tagliare ancora il livello delle polveri emesse. Ma più filtri si aggiungono allo scarico e più si strozza il motore con conseguente perdita di potenza. Insomma una bella sfida per questo motore.

 

Al contrario il motore benzina che di suo è già più pulito, sta riuscendo a ridurre i propri consumi a livelli record. Siamo ormai vicini alle percorrenze dei diesel in molti casi. E questo aspetto, unito all’affiancamento delle unità elettriche che è sempre più diffuso, fa si che il futuro stia volgendo a favore del vecchio benzina.

 

In tutto questo sono coinvolti anche i cittadini però. E lo sono da due punti di vista differenti: i costi di gestione e acquisto dell’auto e la possibilità di circolare liberamente tutti i giorni anche quando le grandi metropoli emettono circolari di divieto.

 

Infatti molte grandi città straniere stanno addirittura pensando al blocco completo dei diesel nei centri urbani. 

 

Ma anche città di medie dimensioni come la nostra Torino ha elevato il blocco della circolazione fino alle diesel euro3. Al contrario le auto a benzina si fermano all’euro 2. Un bel vantaggio per chi, pur possedendo un’auto vecchia ma a benzina, può continuare a circolare. 

 

Noi pensiamo che ridurre l’inquinamento sia un dovere ma ci farebbe piacere una stretta decisa a partire dai veicoli molto vecchi e quindi super inquinanti e che poi venga fatta rispettare in modo rigoroso. Senza farsi tirare la giacca dalle associazioni dei commercianti o dalle industrie.

 

Stiamo a vedere ma una cosa è sicura, per i diesel si fa sempre più dura.

 








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