Francesca Anastasi

Ma chi è una Influencer?

In occasione del Torino Digital Day’s che si è svolto a Torino, siamo andati all’incontro con Francesca Anastasi, una influencer italiana con più di 100 mila followers su Instagram. Devo farle i complimenti in quanto si è presentata molto bene: puntuale, look sobrio, ha salutato tutti e prima di iniziare il suo Talk aveva già iniziato a interagire con il pubblico, in modo semplice: chiacchierando. Una come noi?

Sicuramente conosce molto bene come ci si deve relazionare con il pubblico, anche se traspariva una timidezza di fondo, da giovane ragazza che si accorge che dovrà spiegare a gente che non conosce il mondo degli Influencer, e come si svolge il suo lavoro e quali sono le caratteristiche necessarie per portarlo avanti.

Per iniziare ha specificato che questo lavoro non lo si sceglie come si farebbe con una professione classica. Lei si è accorta negli anni che ciò che postava su internet interessava alla gente, e il numero di persone che la seguivano su Facebook e Instagram continuava ad aumentare. Così si è messa in gioco e a poco poco si è creata un percorso lavorativo. Ora ha uno staff che la segue, in modo da poter dedicare buona parte del suo tempo a fare le cose che le piacciono e quindi poter raccontare meglio e in modo rilassato cosa sta facendo e perché.

 Il suo piccolo staff, è quello che si deve occupare della parte economica del suo marchio, deve organizzare in ogni minimo particolare le apparizioni in pubblico, come quella a cui ho partecipato o gli appuntamenti con gli sponsor e clienti.

Ma devono anche ad aiutarla a rispondere a tutti i suoi sostenitori, in modo da non rischiare di lasciare nessuna domanda senza una corretta risposta. Ha naturalmente un fotografo al suo seguito che realizza video, foto da postare e backstage della giornata. Tutto questo lo si può seguire su Instagram, anche se è una ragazza che non posta migliaia di foto al giorno, “poche ma buone” ci ha detto con orgoglio.

Una considerazione è che anche questo lavoro sta’ iniziando a inflazionarsi, in quanto sempre più ragazzi lo vogliono fare. D’altronde iniziare non ha un costo, basta avere un buono smartphone con una connessione internet e un po’ di fantasia.

E poi (Francesca non lo ha menzionato) sempre più persone utilizzano i Bot e aziende che vendono Like e followers a prezzi molto bassi. Questi brutti comportamenti servono per far aumentare i dati di visualizzazione da mostrare a clienti non smaliziati, per far vedere un alto numero di followers, che in realtà non esistono e se ci sono non sono di qualità, non sono persone che SEGUONO con costanza il proprio Influencer, e di conseguenza in seguito di sicuro non compereranno ciò che viene proposto loro nelle foto che (teoricamente) guardano e mettono il classico Like. Perché lo scopo finale di in Influencer è far conoscere e vedere e prodotti commerciali. Questo in modo sempre maggiore da quando Instagram ha implementato la funzione di poter vendere direttamente o tramite il classico link a una pagina di e-commerce.

L’acquisto immediato, l’acquisto fatto d’impulso. Quello fatto in un momento di euforia e non ragionato.

In ogni caso questo Talk è stato molto istruttivo e costruttivo. Ringrazio chi ha organizzato questa settimana di convegni GRATIS. Si impara sempre qualcosa.

E anche se molte informazioni le abbiamo già acquisite perché abbiamo letto articoli sulle riviste, poter chiacchierare con l’autore è molto importante, io personalmente faccio quasi sempre qualche domanda, magari banale per alcuni, ma che può aiutarmi a capire meglio le logiche di quello che ho appena ascoltato.

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