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05 Marzo 2016 I colossi della tecnologia si schierano con Apple contro il governo di Gaia Massano
Una cosa è certa: il governo statunitense è riuscito a far coalizzare tra loro aziende che in qualità di consumatori siamo abituati a vedere più come concorrenti che alleati. Tra quelle che si sono schierate a sostegno di Apple figurano in prima linea, ad esempio, Amazon, Mozilla, Dropbox, Facebook, Microsoft, Nest, Cisco, Slack, Google e Whatsapp, che che hanno presentato la lettera dell’Amicus Curiae, documento attraverso cui una parte esterna al procedimento può sottoporre all’attenzione del giudice dei commenti aggiuntivi. Si tratta di uno strumento legale importante che viene di solito sfruttato in quelle cause che si ritiene possano avere delle implicazioni di più ampia portata. "L’obiettivo è quello di aiutare la Corte a capire perché è pericoloso costringere le aziende di tecnologia a compromettere volontariamente le proprie caratteristiche di sicurezza", ha spiegato.
Dalla stessa parte si è dichiarato anche l’alto commissario delle Nazioni Unite Zeid Ràad Al Hussein. L’ONU ritiene infatti che lo sblocco dell’iPhone di Syed Rizwan Farook (il responsabile della strage) costituirebbe un precedente pericoloso per tutta l’industria informatica e potrebbe avere implicazioni estremamente dannose per i diritti umani di milioni di persone. "Crittografia e anonimato sono necessari, favoriscono la libertà di espressione e di opinione, nonché il diritto alla privacy", ha chiarito un portavoce di Mozilla.
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