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17 Marzo 2015
Una nuova vernice aiuterà a ridurre il consumo delle automobili
di Fabrizio Paciocco


Una nuova vernice aiuterà a ridurre il consumo delle automobiliÈ tutta italiana la nuova tecnologia che permetterà di ridurre il consumo dei veicoli, automobili comprese. Si tratta in questo caso di una vernice molto particolare che sfrutta la pressione esercitata su di essa dai gas; in inglese si parla infatti di pressure sensitive paint, ovvero di "vernice sensibile alla pressione", anche nota come vernice luminescente per sensori di gas o di pressione.

Lo studio su questa nuova tecnologia, intitolato ‘Reverse Oxygen Sensing’ using Colloidal Quantum Wells: towards highly emissive photoresponsive varnishes e pubblicato sulla rivista Nature Communications, è stato condotto da un’équipe di ricercatori del Dipartimento di Scienza dei materiali dell’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia di Genova.

Come funziona? Una volta applicata la vernice fluorescente al veicolo, questo viene testato nella galleria del vento con flussi d’aria e irradiato da luci ultraviolette. Le nano-particelle a semiconduttore contenute nella vernice, anche note come cromofori e dotate di una specifica sensibilità a sostanze chimiche gassose, si illuminano con più intensità laddove i gas esercitano una maggiore pressione, fornendo ai tecnici dati molto precisi sulle parti su qui dovranno operare per poter ridurre ulteriormente l’attrito del veicolo. Minore è l’attrito, minore risulterà anche la quantità di carburante necessaria per lo spostamento.  

È una tecnologia certamente molto utile per il settore automobilistico, ma trova applicazione anche in altri ambiti, come quello dell’ingegneria aerospaziale o quello delle lampade a basso consumo energetico, per le quali è necessario analizzare i flussi interni dei gas.

"Questa tecnologia, di cui noi abbiamo fornito la prova di principio, potrà essere sfruttata in tutti i contesti in cui sia necessario misurare con elevata risoluzione spaziale la pressione di gas su una superficie: dall’ingegneria meccanica alla difesa, fino allo sviluppo di dispositivi a basso consumo energetico", spiega Sergio Brovelli, docente in Fisica sperimentale e coordinatore della ricerca insieme a Francesco Meinardi. 






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