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Food - GastronomiaDanilo Gnech

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14 Dicembre 2011
Il gulasch ungherese in attesa dell'inverno
di Danilo Gnech


Il gulasch ungherese in attesa dell'invernoAd autunno inoltrato, in attesa dell’inverno, viene proprio voglia di un piatto ricco di sapore, da gustare al caldo della propria casa tra un bicchiere di vino e quattro chiacchiere con gli amici. Il gulasch ungherese è il piatto ideale: una zuppa calda molto saporita, dove al gusto speziato si accompagna la morbida consistenza della carne. È una pietanza tipica dell’Ungheria che per certi versi ricorda un po’ lo spezzatino. Originariamente veniva preparata dai mandriani, all’aperto, grazie all’uso di un gran paiolo posto sopra il fuoco crepitante. Col passare del tempo cominciò a diffondersi, fino ad arrivare alle tavole della borghesia e del popolo tutto.

Per potervi deliziare anche voi con questi sapori vi occorreranno 600 grammi di carne di vitello, 1 carota, 1 peperone piccante rosso, 1 peperone verde, 2 pomodori, 400 grammi di patate, sale, cumino, strutto e della paprica dolce.

Come prima cosa tritate finemente la cipolla, tagliate a dadini i peperoni, a rondelle non troppo sottili la carota e a spicchi i pomodori. Anche la carne e le patate andranno tagliate a dadini non più grandi di 2 centimetri. In un mortaio invece pestale l’aglio e aggiungetevi ½ cucchiaino di cumino.

Lo strutto dovrà essere fatto sciogliere in una casseruola in cui poi farete indorare la cipolla. Una volta che questa sarà appassita, aggiungetevi l’aglio e il cumino e fateli soffriggere insieme per un paio di minuti prima di unirvi anche la carne e un po’ di sale. Lasciate cuocere a fiamma bassa e, mescolando, aggiungete anche la paprica e mezzo bicchiere d’acqua, per evitare che la carne o il soffritto possano bruciarsi. Mettete il coperchio alla casseruola e lasciate cuocere per 45 minuti circa, sempre stando attenti a che il preparato non si asciughi troppo. Una volta trascorsi i 45 minuti aggiungete la carota, i pomodori, i peperoni e un altro bicchiere d’acqua. Fate proseguire la cottura per un’altra mezz’ora senza lasciare il coperchio. Da ultimo aggiungete le patate e, mescolando di tanto in tanto, lasciate ancora la casseruola sul fuoco per una ventina di minuti, o comunque finché anche le patate non si saranno cotte.

Jó étvágyat!, direbbero in Ungheria. Qui possiamo affidarci al nostro più comune: buon appetito! 








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