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Cultura - SocietàStefania Castella

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26 Febbraio 2024
Sam e la sua trasformazione. Quando la cattiveria dei bulli non vince
di Stefania Castella


Sam e la sua trasformazione. Quando la cattiveria dei bulli non vince

 

Sguardo buono, viso angelico, una storia emblematica, rappresentativa delle storie di tanti, di chi si ritrova vittima di sguardi che tagliano e parole che bucano l’anima. SAM Sebastiano Andrea Massaccesi classe '90, marchigiano di Recanati è stato vittima della rabbia, della frustrazione dei bulli da sempre, forse proprio per quell’anima delicata riflessa sul viso, preso di mira per il suo aspetto, non ha trasformato quel dolore in qualcosa di che inghiotte ma ha saputo, con il tempo volgere a suo favore ciò che poteva essere l’ostacolo. Oggi è un man physique che tiene molto alla cura del corpo e dell'anima. Finalista a Mr. Italia ed ex modello che in passato gli ha permesso di pagarsi gli studi all'università, sarebbe potuto diventare un bullo per reazione e invece no. Sebastiano oggi è psicologo clinico, ha deciso di aiutare gli altri attraverso la sua esperienza ed il suo lavoro. Da un anno sta portando le sue capacità e la sua testimonianza nelle scuole, con un progetto di sensibilizzazione volto ai ragazzi riguardo questa nera piaga sociale. Il progetto è stato addirittura appoggiato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, commosso, si è complimentato in quanto “Sebastiano sia esempio che rispecchia un forte senso di umanità e altruismo, di attenzione e cura del prossimo, caratteristiche per nulla scontate nell'odierna società individualista."

 

 

Una vita e mille potremmo dire della sua, divisa nell’ambito della medicina, da psicologo clinico, dalla passione per la musica come batterista, dalla luce che non l’ha mai abbagliato come modello, tenendolo sempre fissato alla terra con progetti concreti e nonostante il dolore, mai accartocciato su sé stesso.

 

Chi è Sam come ti definiresti?

-Mi definisco una persona non molto quieta. Fin da piccolo sono sempre stato molto introverso e tutt'ora rimango sempre sulle mie.

Sono stato vittima di bullismo. Durante le scuole medie, era proprio il mio aspetto fisico a rendermi insicuro. Provengo da una famiglia anticonformista: capelli lunghi e nessuna attenzione a ciò che gli altri pensano di te. Anche io ho sempre portato i capelli lunghi che, accostati al mio viso angelico, confondevano la gente che mi scambiava per una femmina. Ci stavo malissimo. E ad aggiungere benzina sul fuoco erano i bulli. Più volte mi hanno aspettato addirittura sotto casa per darmele di santa ragione. Maltrattamenti a cui io non reagivo, anzi, pensavo che avessero ragione e che fossi io quello “diverso”, così stavo zitto, pensando che prima o poi quella tortura sarebbe finita. Difficoltà che presto vennero percepite anche dai miei genitori. Un giorno, dopo l’ennesimo episodio di bullismo, tornai a casa, presi il rasoio elettrico e mi tagliai i capelli a zero. Ero felicissimo, così contento da attendere che mio padre tornasse da lavoro per fargli una sorpresa. In realtà mi diede un ceffone, l’unico che io abbia mai preso, e mi disse che quello che avevo fatto era un atto di violenza più grande rispetto a quanto mi facevano gli altri, perché significava dar loro ragione. -

 

Come elaboravi ciò che ti succedeva?

-Me ne dicevano di ogni sul mio aspetto e io ovviamente mi rinchiudevo sempre più in me stesso, trovavo la mia libertà solo in una saletta, dietro quell'ammasso di ferro, rame, pelle, dove suonavo e mi scatenavo. Dimenticavo tutto. Tutto il marcio intorno a me. C'era solo la batteria e il ritmo. D'altronde il ritmo è dappertutto. Il semplice battito cardiaco è ritmo quindi noi viviamo di ritmo ed io ho sempre vissuto la musica in questo modo e poi per me è diventata, oltre che un semplice hobby, una passione. -

 

La musica è stata una strada di quelle che salvano…

 -Sì, è stata da sempre la mia àncora di salvezza. Sono batterista e fondatore di una band. Con tanti sogni e tanta fame. Ho sempre pensato che solo chi sogna può volare. Il mio orgoglio mi sprona a fare sempre di più. In ogni ambito. -

 

 

Dopo il buio si è fatta strada la luce

-E piano iniziava la ripresa. Dallo sviluppo fisico alla cura di me stesso. I primi complimenti mi fecero capire che avrei potuto cambiare l’opinione che gli altri avevano di me. Col passare degli anni ho capito che chi mi disprezzava mi ammirava. Forse avrebbero voluto essere come me. Ma ognuno è unico a modo suo, in tutto e per tutto. Ma soprattutto ho sempre creduto nel karma. E ad oggi, di rivincite ne ho prese tantissime. Non solo rivincite a livello fisico, perché è stato quello che poi mi ha portato a migliorarmi sempre di più, ma anche dal punto di vista psicologico. Questo mi ha reso più emotivo e ho usato questa emotività non come fragilità ma bensì come potenza e come forza per aiutare gli altri, chi ha vissuto gli stessi miei maltrattamenti, diventando dottore in psicologia clinica prossimo all’abilitazione. -

 

Sei cambiato e in meglio

-Lentamente l’insicurezza è andata via. Ho iniziato a costruirmi un'impalcatura di ferro, fino a diventare un modello arrivando alle finali di Mister Italia, passando per la psicologia. Un ambito molto forte e altrettanto bello e curioso, per un tipo, appunto, curiosissimo e masochista come me. Perché per comprendere gli altri devi farti un po' male ed è solo allora che percepisci il mondo che ti circonda.

Tre anni fa ho rivisto uno dei ragazzi che mi bullizzavano. L’ho incontrato in uno chalet e non lo avevo riconosciuto. È stato lui a chiamarmi: è uscito dal retro del bancone e mi ha chiesto scusa. In quel momento ho capito che non ero stato l’unico ad aver rimuginato su quanto accaduto in quegli anni, ma che un segno era rimasto anche in quei ragazzi. -

 

Alla luce del tuo percorso un consiglio che sentiresti di dare

- Siate egoisti senza nuocere a nessuno, amate voi stessi perché siete voi la relazione più bella che potrete mai avere, credete nell'amicizia, ma non negli amici. Sognate, ma con i piedi per terra così che non rimarrete delusi quando tutto andrà male. Giocate spensierati perché è l'unica cosa bella che ci è rimasta. -

 








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