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Cultura - SocietàFrancesco Pisani

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07 Febbraio 2017
L'eurozona non trova pace e forse non la troverà mai�
di Francesco Pisani



L'eurozona non trova pace e forse non la troverà mai�
draghi

Ci risiamo. Mario Draghi ha dovuto ribadire (di nuovo) nella sua ultima conferenza stampa, che l’Euro non ha alternative possibile e che dalla moneta unica non si torna indietro.

 E lo ha fatto con fermezza e determinazione che visto il suo ruolo non sono usuali.

Infatti di norma il capo della banca centrale si esprime con terminologie diplomatiche ed anestetizzate. Spesso anche un po’ criptiche per così dire.

Ma la situazione dell’Europa è tale che adesso bisogna prendere posizioni ferme e decise. Anche da parte sua.

Noi abbiamo scritto più volte della difficoltà di tenere insieme dei paesi così diversi tra loro soprattutto in un momento di crisi profonda delle economie occidentali.

Ma in questi giorni si stanno avendo nuovamente delle spinte importanti da parte di paesi di rilievo come la Francia. Ricordiamo che il paese si avvia alle elezioni e quindi si hanno sempre più degli spazi di tipo elettorale per spingere verso quello che molti cittadini vogliono ogni giorno di più: tornare ognuno proprietario dei propri confini e della propria moneta.

Le difficoltà a tenere insieme l’euro e tutto quel colosso che abbiamo creato a Bruxelles deriva come detto dalla crisi delle economie europee ma anche o forse soprattutto dal fatto che nessuno ha visto reali benefici da questo nuovo mondo.

Alzi la mano chi di noi ha trovato un vero guadagno da quando abbiamo la moneta unica.

Sui migranti noi italiani siamo stati lasciati da soli. Vengono fatte le pulci sul calibro delle banane o delle cozze piuttosto che sul vino o il latte. Nello stesso tempo ciascun paese versa miliardi di euro per tenere su un altro enorme parlamento in cui la guida tedesca è del tutto inattaccabile.

Certo che dopo così tanti anni tutti noi ci aspetteremmo un ritorno da tutto questo. Invece la nostra economia continua a stagnare per non dire che è già tornata a 10 anni fa. E lo stesso dicasi per Francia, Spagna etc. non parliamo poi di Grecia e Portogallo che sono tecnicamente fallite con un disastro per tutto il loro popolo.

E allora questi benefici dove dovrebbero essere?

Ci viene detto che la moneta unica è uno scudo verso le crisi internazionali che sono sempre più grandi. Intanto però, ogni volta che gli spread salgono c’è un paese che trema. Oggi a tremare siamo di nuovo noi italiani. Infatti la nostra situazione di governo ci sta facendo sprofondare verso giudizi delle agenzie di rating sempre più preoccupanti.

Quello che non convince però, è che l’Europa non è stata in grado di difendere davvero la Grecia o Cipro o il Portogallo. Quindi questo scudo non funziona? Perché dovrebbe farlo con noi.

E la risposta è sempre la stessa, perché far fallire l’Italia significa probabilmente far fallire tutto il sistema. A meno che i grandi paesi che sono rimasti, cioè la Francia e la Spagna non inizino a preparare le mosse per una loro uscita.

Cosa del tutto possibile dato che le voci si fanno sempre più forti e la partita con la Gran Bretagna è ancora del tutto aperta.

La carta della brexit potrebbe essere una opportunità importante per un inaspettato recupero della forza dell’euro. Infatti se davvero gli inglesi decidessero di tornare sui loro passi, allora l’Europa tornerebbe più credibile.








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