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11 Agosto 2011 Fenestrelle: la Grande Muraglia piemontese di Danilo Gnech
Percorrendo la statale n.23 della Val Chisone verso Sestiere, giunti a Fenestrelle ed alzando lo sguardo sulle pendici del monte Orsiera, si rimane colpiti dal complesso di fortificazioni a sbarramento della valle. Questa opera difensiva fu voluta dai Re di Sardegna nei primi anni del ‘700 come difesa nei confronti della Francia. L’opera di sbarramento, in pietra e muratura, si inerpica per quasi 3 chilometri su un dislivello di 635 metri e per una superficie di 1.300.000 metri quadrati.Ci vollero ben 122 anni per completare il lavoro. Iniziata nel 1727 da Vittorio Amedeo II, fu terminata nel 1850 da Carlo Alberto. I forti Carlo Alberto, San Carlo, Tre Denti, e Delle Valli che compongono il complesso fortificato sono uniti da una scalinata coperta da galleria artificiale che conta più di 4.000 gradini.
Il forte non fu mai coinvolto in una battaglia, anche perché i suoi minacciosi pezzi d’artiglieria hanno tenuto le forze avversarie sempre molto lontane dalla zona. Con l’occupazione napoleonica Fenestrelle si trasforma in una prigione politica, continuando a svolgere questo ruolo anche quando ritorna in mano ai Savoia. Nel 1860 diviene campo di concentramento, dove vengono deportati i soldati del Regno di Napoli e dello Stato della Chiesa. Nel 1883 vi fu imprigionato anche Vincenzo Gioberti. Cessa di essere carcere nel 1920.
Tra le due guerre viene usato come deposito di artiglieria e poi definitivamente abbandonato. Solo negli anni ’90 si inizia il recupero della struttura per una giusta valorizzazione turistica. Oggi ospita tra l’altro un ostello con una cinquantina di posti letto.
Per la visita è obbligatoria la prenotazione al n. 0121.83600. Si effettuano tre tipi di visita: quella breve di un’ora in cui si visita solo il Forte San Carlo; quella media della durata di tre ore con visita sino alla parte intermedia della fortificazione ed infine quella completa della durata di tutta la giornata con partenza alle 9:00 e rientro nel pomeriggio. In questo caso è utile portarsi l’occorrente per il pranzo al sacco ed una torcia elettrica. Buona visita!
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