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30 Giugno 2010 Toronto, una città tra passato e modernità di SL
Toronto è la città più importante del Canada di cui è, insieme a Montreal, il motore finanziario ed economico.
È una delle città con la migliore qualità di vita anche grazie all’altissimo livello dei servizi. La popolazione di Toronto è cosmopolita ed è altissima la percentuale di cittadini stranieri residenti, pari al 49% - impressionante se la paragoniamo all’Italia. Questo accade anche perché ottenere il visto canadese, rispetto a quello statunitense, è molto più semplice e questo risulta essere di forte impulso all’immigrazione.
La città si affaccia sulle rive del Lago Ontario che conferisce particolare bellezza alla sua skyline, naturalmente caratterizzata da grattacieli e dalla famosissima Canadian National Tower, alta 553 metri e meta di moltissimi turisti.
Un'altra attrazione di Toronto è l'avveniristico stadio originariamente chiamato Sky Dome per la sua copertura apribile che, oltre ad essere utilizzato per le principali partite sportive (hockey, basket, baseball…), ospita concerti e manifestazioni culturali.
Come in moltissime città nel mondo, anche a Toronto si è scelto di riqualificare diverse aree industriali in disuso. Così nella parte orientale della città le vecchie distillerie si sono trasformate in location per club e ristoranti alla moda, negozi di design e fashion che sfruttano soluzioni architettoniche e decorative innovative.
Andare a passeggio non è sempre semplice a causa delle condizioni climatiche: l’inverno è rigido e quindi la città è costellata di moltissimi centri commerciali collegati da vie sotterranee che creano una città nella città.
Imperdibile è Panorama, un bar collocato all’ultimo piano di un grattacielo che offre una vista incantevole di tutta la città. Toronto è anche nota per la grande tolleranza nei confronti dei gay e ne è prova Church Street, ironicamente scelta per essere la loro area di ritrovo. Il nome della discoteca? The Vatican naturalmente.
Al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare però, visto il mix di moltissime nazionalità, i gruppi etnici rimangono estremamente separati e mantengono un proprio individualismo in termini di lingua e tradizioni. Italiani, portoghesi, filippini, afroamericani vivono in zone della città ben definite e non sempre la convivenza è facile ed il razzismo è una realtà.
Etobicoke è uno dei 6 sobborghi con una grande maggioranza italo-canadese, prevalentemente immigrati del sud Italia. Bazzicando di casa in casa le storie, le case, e le abitudini sono incredibilmente simili. L’Italia è costantemente protagonista: musica, televisione, souvenir e soprattutto la tavola. Tuttora è usanza diffusa produrre vino e conserve in casa. Paradossalmente gli immigrati hanno mantenuto vive le radici, tant’è che il dialetto e alcune abitudini sono rimasti più inalterati che in Italia. Racconta Maria Di Filippo, figlia di immigrati casertani: "Io non ho mai vissuto in Italia e sicuramente in Canada si vive benissimo. Quello che posso dire della nostra comunità italo-canadese è che siamo rimasti fermi a 50 anni fa. Per fare un esempio, convivere è considerato in modo estremamente negativo e quindi siamo costretti a sposarci direttamente, senza periodo di prova o facoltà di recesso", conclude ridendo.
Una città insomma che vive tra la modernità delle sue strade, dei suoi quartieri perfetti fatti di villette con giardino, dei musei e dei grattacieli e tra le tradizioni delle tante persone che l’hanno preferita al loro Paese come luogo ideale per vivere.
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