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05 Febbraio 2013 Tutto è bene... di Loris Roselli
Le storie di furti e rapine che siamo abituati a vedere al cinema o in tv nel novantanove per cento dei casi finiscono con l’arresto dei colpevoli e con la loro condanna da parte delle autorità. Per una volta però il finale è stato in parte diverso. Un tribunale austriaco ha infatti sentenziato di restituire il bottino agli autori di una rapina avvenuta 19 anni fa. La singolare quanto unica vicenda inizia nel 1993, quando Otto Neuman, direttore della Erste Bank di Vienna, in difficoltà finanziarie, decide insieme a due complici di rapinare la banca nella quale lavora. I tre sottraggono un’ingente somma di denaro, lingotti e monete d’oro e, come nella migliore delle tradizioni, gli autori della rapina vengono scoperti e arrestati. Di tutto il bottino viene recuperato però solo l’oro e una parte di banconote; l’oro viene consegnato all’assicurazione, che nel frattempo ha provveduto a pagare i danni subiti dalla banca, mentre il denaro sequestrato va a occupare un posto sugli scaffali dei corpi di reato austriaci fino a qualche giorno fa. La banca non intende recuperare i soldi in quanto è già stata rimborsata dall’assicurazione, l’assicurazione non ritiene corretto incassarlo in quanto l’aumento del prezzo dell’oro in questi ultimi anni ha già ampiamente indennizzato il costo del rimborso alla banca e così il tribunale, non sapendo che pesci pigliare, ha pensato bene di restituirlo al rapinatore. Giudici filantropi, banche oneste, assicurazioni anche. Abbiamo sognato? È ora di svegliarsi…
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