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Cultura - SocietàCostel Pezzetta

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03 Aprile 2023
Ferrara,una casa su cinque è disabitata
di Costel Pezzetta


Ferrara,una casa su cinque è disabitataLa presenza o meno di case abitate su un territorio può essere legato a quanto quella determinata area risenta di periodi di crisi economica, dell’eccessiva lontananza da zone con servizi più capillari ed efficienti ma anche del calo demografico che si sta registrando.
 
La popolazione italiana infatti sta diminuendo. Istat prevede che nel 2070 i residenti non raggiungano nemmeno la soglia dei 50 milioni, attestandosi secondo le stime a 47,7 milioni. Questo è dovuto a un progressivo calo delle nascite che sbilancia anche la quota di persone anziane presenti nel territorio italiano. Sempre secondo Istat, infatti, nel 2050 le persone con età superiore ai 65 anni saranno oltre un terzo della popolazione, secondo le stime il 34,9%.
 
Sono queste delle dinamiche che incidono su molti aspetti della vita delle comunità. Per esempio, diminuisce il numero dei contribuenti impattando sulla finanza pubblica sia a livello locale che a livello nazionale. Ma cambiano anche le esigenze sul piano dei servizi con necessità sempre più capillare di strutture e figure adibite alla cura della popolazione anziana.
 
Lo spopolamento non colpisce in modo uguale tutte le aree del paese. Questo risulta evidente non soltanto dai dati della popolazione residente ma anche da quante abitazioni sono occupate dai residenti in una certa zona. In Italia nel 2019 si registrano circa 36 milioni di abitazioni. Di queste, poco più di 25 milioni risultano occupate in modo permanente. Il tema delle case sfitte non è soltanto una sfaccettatura dello spopolamento ma ha anche dei risvolti ambientali, come l’eccessivo consumo del suolo e incide anche su dinamiche sociali come l’emergenza abitativa.
 
Tra le province italiane, quella con la quota maggiore di abitazioni non occupate in modo permanente è Sondrio, con il 57,04%. Seguono Aosta (56,73%), L’Aquila (55,09%) e Imperia (51,98%). Sono tutti territori in cui più della metà delle abitazioni è inabitata. Le aree caratterizzate dai valori più bassi sono Monza e della Brianza (16,59%), Cagliari (14,26%), Milano (13,11%) e Prato (12,61%). Queste dinamiche risultano confermate andando a vedere più nel dettaglio i dati a livello comunale.
 
Si nota anche che, spostandosi dai centri, diminuiscono le case abitate permanentemente. Se a Ferrara il dato di case non occupate è del 19,65%, nel resto della provincia si assiste quasi ovunque a un leggero incremento, fatta eccezione per Comacchio, patria delle seconde case, dove la percentuale è del 75,92.
 
Guardando il resto della provincia troviamo Cento al 18,08%, Argenta al 23,59%, Copparo 23,21%, Jolanda 25,21, Portomaggiore 21,7, Fiscaglia 27,18, Mesola 26,79, Lagosanto 24,094, Ostellato 24,75, Codigoro 23,09, Goro 23,96, Riva del Po 30,28, Tresignana 22,94, Voghiera 18,01, Masi Torello 19,73, Vigarano 13,4, Bondeno 24,9, Terre del Reno 22,17 e Poggio Renatico 17,69.







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