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Cultura - SocietàLoris Roselli

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09 Luglio 2013
Il ballo dei defunti
di Loris Roselli


Il ballo dei defuntiGiocare a tresette con il morto è una variante di un famoso e antico gioco di carte, ma in Madagascar i defunti sono i protagonisti di una ricorrenza decisamente insolita che si celebra mediamente ogni sette anni. Si svolge così: da giugno a settembre le tombe vengono aperte e durante la festa i cadaveri, o quello che resta, vengono riportati alla luce, lavati e coinvolti, loro malgrado, in una danza velocissima. Il Famadihana, (rovesciamento delle ossa) nasce dalla credenza che i morti raggiungano il "luogo degli antenati" solo dopo la completa decomposizione del corpo e per questo motivo i parenti cercano di rendere meno noioso questo tragitto. Al termine di questo rituale i morti vengono riseppelliti in nuovi sudari di seta, vengono offerti loro dei doni ed al corpo viene fatto fare sette volte il giro della propria tomba in segno beneaugurale. L’organizzazione di questa ricorrenza, tra festa, banchetti e danze, ha però dei costi decisamente elevati che il popolo malgascio non può più sostenere a causa della crisi. La tradizione sta quindi subendo un rapido declino, complici anche alcune organizzazioni protestanti che non vedono di buon occhio questa antica usanza. Al contrario i cattolici hanno smesso di ostacolarla attribuendogli un significato al di fuori dell’aspetto religioso.







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