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Cultura - SocietàDanilo Gnech

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08 Marzo 2012
Buon 8 marzo a tutte le donne!
di Danilo Gnech


Buon 8 marzo a tutte le donne!In questi giorni, come tutti gli anni, si leggono sui giornali le più disparate ipotesi sull’ origine della festa della donna. Le più accreditate vogliono che la festa sia stata fissata l’8 marzo a ricordo di ben 129 operaie che, nel 1908, negli Stati Uniti, sarebbero morte a seguito di un incendio sviluppatosi nella fabbrica dove lavoravano. Un’altra storia, invece, sposta ancora più a ritroso nel tempo l’origine della festa, precisamente all’8 marzo 1857, giorno in cui uno sciopero di lavoratrici che chiedevano diritti di uguaglianza e fu represso nel sangue dalla polizia di New York. A dir la verità, le vere origini della festa sono in realtà diverse e ben più complicate.

La prima ‘Festa della Donna’ ebbe luogo negli Stati Uniti il 3 maggio 1908, organizzata da un gruppo di donne socialiste. La festa ebbe un’eco insperata e l’anno successivo venne nuovamente organizzata nell’ultima domenica di febbraio. Con l’occasione venne anche chiesto il diritto di voto per le donne. In Europa fu Clara Zetkin, membro del partito socialdemocratico, che organizzò la prima festa della donna in Germania, il 19 marzo del 1911. Fu scelto il 19 Marzo perché proprio in quel giorno il Re di Prussia, durante la rivoluzione del 1848, aveva promesso il voto alle donne. Ancora per qualche anno la festa, nelle altre nazioni europee, si svolse in giornate diverse: in Italia, il 1° maggio 1912, in Russia il 3 marzo 1913, in Francia il 9 marzo 1914. Proprio nel 1914 al Congresso dell’internazionale socialista si tentò senza successo di unificare le date. Fu infine la Rivoluzione russa a dare un motivo per questa unificazione. Il 23 febbraio 1917, a San Pietroburgo, operaie e donne comuni manifestarono chiedendo il ritorno dei mariti dalla guerra e pane per i loro figli. Alcuni anni dopo, nel 1921, alla conferenza dell’Internazionale Comunista a Mosca fu proposta questa data a ricordo della manifestazione. La Russia zarista in quel periodo adottava ancora il calendario Giuliano, sfasato rispetto al nostro di 13 giorni , così che il 23 febbraio corrispondeva in occidente all’8 marzo. La data fu universalmente accettata. In Italia il Partito Comunista tentò di imporre la festa il 12 marzo 1922, ma senza successo. Fu solo l’8 marzo del 1945 che le donne italiane di tendenza Socialista, le cattoliche del Centro Italiano Femminile, le partigiane e le vedove dei caduti si riunirono nel liceo Visconti di Roma. Nella riunione fu approvato un ordine del giorno, inviato a Londra, in cui erano riunite le rappresentanti di altre 20 nazioni. Con questo si chiedeva, per le donne, il diritto al lavoro, la parità sociale e pari diritti civili. Finalmente, l’8 marzo 1946, finita la guerra, ebbe luogo la festa della donna anche in italia. Occorreva ora un simbolo e proprio a Roma venne scelta la mimosa, in quel periodo dell’anno maggiormente reperibile e nei parchi e giardini rispetto ad altri fiori. La proposta fu ben accolta e da allora la mimosa divenne il fiore ufficiale della festa della donna, un po’ come il garofano rosso rappresenta il primo maggio in Italia o il mughetto porta fortuna in Francia. La scelta, se pur casuale, fu in realtà molto indovinata perché, per tradizione, la mimosa simboleggia il passaggio dalla morte alla luce, e può divenire simbolo di rinascita e anche di vittoria. A tutte le donne, dunque, buon 8 marzo!







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