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14 Giugno 2011 La Battaglia di Fiori di Ventimiglia, un po' di storia di Danilo Gnech
La Battaglia di Fiori affonda le sue radici culturali nelle tradizioni del mondo agricolo, alimentate dai riti delle più antiche feste primaverili dedicate al risveglio della natura e modificate nel tempo dal mutare delle credenze religiose e degli eventi sociali. Nella metà del ‘700, nella Provenza e lungo la Riviera, il Carnevale (derivante dalle feste del solstizio d’inverno) era festeggiato con sfilate di carrozze e carri allegorici infiorati, cortei mascherati e lancio di fiori. È lo stesso Conte Camillo Benso di Cavour, allora giovane ufficiale del genio in servizio a Ventimiglia, a parlarne, con enfasi , in una lettera inviata alla famiglia. Sembra che allora, oltre ai fiori, si lanciassero coriandoli e confetti.
Dopo la prima Guerra mondiale, le feste dei fiori ripresero: Ventimiglia e Sanremo rilanciarono la manifestazione nel 1921. Mentre Sanremo continuerà ad organizzare corsi con carri infiorati, Ventimiglia si evolverà verso l’odierna battaglia di fiori, con allestimento di carri mediante soggetti realizzati con infioratura a mosaico. Uno spettacolo bellissimo per una giornata di festa: tanto è lunga la vita dei fiori!
Vere opere d’arte sflilano per le vie cittadine: i carri sono di notevole dimensioni con soggetti tridimensionali attinenti al tema dell’anno e curati nei minimi dettagli. Tutta l’opera, che appare come dipinta, è in realtà completamente ricoperta da corolle di fiori , "fissate" a mosaico, di grande freschezza e colore. Ad ogni carro lavorano, in appositi capannoni, gruppi di circa cinquanta persone per circa tre mesi. Si progetta la realizzazione, si costruiscono in ferro la struttura del carro e lo scheletro dei soggetti, si scolpiscono i soggetti in grandi blocchi di polistirolo direttamente intorno allo scheletro. Negli ultimi tre giorni,in cui si lavora ininterrottamente giorno e notte, l’opera completa è ricoperta di corolle di fiori fissate una per una! In un metro quadrato di superficie trovano posto circa 1000 garofani, su un carro anche 80.000 corolle.
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