 | | giornate di primavera |
Come ormai da 24 anni, la fine dell’inverno ci porta a una manifestazione importante della vita culturale del nostro paese. Questo weekend, il 19 e 20 marzo, il FAI, il Fondo Ambiente Italiano, ci presenta le sue Giornate Primavera dove abbiamo l’opportunità di vedere luoghi di solito preclusi al pubblico.
Queste giornate sono importanti per fare capire che siamo circondati da tesori e che nella grande maggioranza dei casi non ci rendiamo conto delle bellezze e della Storia che abbiamo nel nostro cortile. Per quante volte sentiamo alla televisione e nei giornali che l’Italia è il paese con il patrimonio artistico più grande del mondo, dobbiamo ancora capire che questo patrimonio non si limita solo a poche città d’Arte, ma che possiamo trovarlo nei posti più inattesi e insospettati. Come dobbiamo capire fino in fondo che questi sono tesori in tutti i sensi per il nostro paese.
Ho avuto un’esperienza diretta di questi luoghi insospettati durante i miei viaggi di lavoro a Lugo (RA). Ogni settimana passo per una via che si chiama via della Croce Coperta e spesso mi sono chiesto il motivo di questo nome curioso. La settimana scorsa quando ho controllato il programma FAI per questa regione ho notato che in quella via esiste l’Oratorio della Croce Coperta del 300 che fa parte del programma del FAI di quest’anno. Naturalmente andremo a vederlo perché il solo nome stuzzica la mia curiosità.
Basta andare alla pagina ufficiale del FAI (http://giornatefai.it/) per vedere che ci sono luoghi in ogni regione e in ogni provincia per tutti i gusti. Poi non dobbiamo scordare che questa manifestazione non sarebbe possibile senza il contributo dei moltissimi volontari che donano il loro tempo per rendere visibili questi tesori e assicurare una giornata speciale ai loro ospiti.
Dalle nostre esperienze degli ultimi anni il successo di queste giornate è lampante. Le lunghe file sono la prova che l’iniziativa del FAI è apprezzata dal pubblico che sfrutta queste occasioni per vedere palazzi e luoghi che di solito sono nascosti ai loro occhi. Però, è proprio il successo di questa manifestazione che dimostra che dobbiamo fare ancora di più per pubblicizzare i tesori del Bel Paese. Per quanto sia bello vedere così tanta gente andare a questi posti per due giorni, non ha alcun impatto vero se poi questi posti rimangono fuori dalla vista per il resto dell’anno. Infatti, il motivo di questa manifestazione non dovrebbe essere semplicemente di dare una giornata di divertimento per gli appassionati.
Il nostro patrimonio culturale è cosi grande che ha bisogno di sempre più fondi per restaurare i pezzi che rischiano d’essere persi per sempre, come anche di trovare i fondi per potere mettere in mostra quei pezzi che ora sono chiusi in depositi e quei luoghi che per 353 giorni all'anno sono chiusi a chiave.
La grandezza di questo tesoro fa paura per due motivi. Il primo perché è il risultato di millenni di lavori di artisti di tutti i generi e di periodi di gloria creativa che nessun paese ci può superare e questo ci porta al secondo motivo che ci fa paura. Il tesoro è cosi grande che ha bisogno di somme grandissime di soldi per poterlo mantenere.
Ci sono città che sono state capaci di conservare in modo ineccepibile le loro glorie. Il fatto che Mantova con Palazzo Te e Arezzo con Casa Vasari hanno conservato in modo integrale palazzi importantissimi del loro passato glorioso è un motivo di orgoglio per i loro cittadini. Purtroppo queste città sono in minoranza, come vediamo quando giriamo il paese.
Non tanto tempo fa un ministro del governo nazionale disse che di “Cultura non si mangia” e sarebbe interessante sapere come spiegherebbe le somme enormi di soldi incassati da luoghi come il Louvre a Parigi, l’Hermitage a San Pietroburgo, oppure il MoMA di New York. Questi luoghi sono mete per turisti da tutto il mondo che ci vanno proprio per vedere la Cultura e danno un contributo importantissimo all'economia delle loro città e dei loro rispettivi paesi. Per fortuna ci sono stati passi importanti per cambiare questo atteggiamento nel Bel Paese, ma perché ci è voluto così tanto tempo?
Abbiamo la fortuna di vivere in un paese dove ogni città e spesso anche paesini contengono tesori importantissimi, ma pochi italiani lo sanno, tanto meno i turisti internazionali. Perciò le Giornate FAI dovrebbero servire come una chiamata alle armi alla popolazione di lavorare per pubblicizzare le bellezze dei paesi individuali.
Nessuno pretende che sia un impegno facile, oppure di breve termine. Infatti, sono lavori che si devono programmare a lungo termine con investimenti grandi, ma alla fine questi investimenti saranno ripagati a lungo termine con grandi profitti, non solo dalla vendite dei biglietti per entrare nei luoghi, ma anche dai posti di lavoro a tutti i livelli, dagli addetti alle gallerie e i palazzi fino ai posti di lavoro creati negli alberghi e nei ristoranti che ospiteranno i nuovi turisti.
Ma questi sforzi dovranno essere fatti a 360 gradi a cominciare dalle scuole, prima di tutto per sensibilizzare i giovani del patrimonioche in fondo appartiene a loro e non solo allo “Stato”. Dirò di più, il sistema scolastico dovrebbe cominciare a guardare l’insegnamento delle lingue agli studenti e non semplicemente concentrarsi sull'inglese e qualche studente che studia il francese, oppure il tedesco.
Il boom economico di paesi nuovi come la Cina, l’India, la Corea del Sud per nominarne soltanto tre vuol dire che questi paesi potenzialmente potranno fornire sempre maggiori numeri di turisti per vedere i nostri tesori, ma per poterlo fare dobbiamo avere il personale capace di parlare nelle loro lingue e che sia dunque culturalmente sensibile ai loro costumi e usanze in modo da incoraggiare altri turisti a venire in Italia.
Ma per poter realizzare questo futuro dobbiamo aprire le nostre menti a idee nuove e renderci conto che la Cultura non si vende da sola e che non si fa solo con luoghi individuali e mostre singole che da soli non attirerebbero grandi numeri di turisti internazionali. La Cultura si vende fornendo ai turisti una grandissima selezione di luoghi, mostre e manifestazioni capaci di attirare i turisti per settimane alla volte e dunque girare il paese per vedere cose nuove e sconosciute.
Le giornate del FAI sono importanti e anche divertenti, ma diventeranno ancora più importanti quando avremo capito che non sono fine a se stesse, ma un passo verso un futuro ancora più grande.
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