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Cultura - SocietàGiorgia Piombo

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02 Febbraio 2016
Sanremo: tensione terrorismo
di Giorgia Piombo



Sanremo: tensione terrorismo
Confine Italia-Francia

Un festival all’insegna dell’allarme terrorismo sarà quello di quest’anno. Le stragi di Parigi dello scorso 13 novembre hanno segnato per sempre le vite di molti ed ora, in vista della 66esima edizione del Festival della canzone italiana, la sicurezza più che mai deve essere attiva e pronta a sorvegliare al massimo la situazione. 

 

Il motivo principale, oltre ad essere la notorietà della kermesse in ambito internazionale, è sicuramente la vicinanza con il confine francese, posto a pochi chilometri dalla cittadina ligure. Possibili terroristi potrebbero passare da quelle parti o essere in fuga dalle zone più controllate della Francia per riunirsi ai loro compagni combattenti in Siria. 

 

Per evitare un “effetto Bataclan” (termine usato dal Messaggero) sia durante che dopo il Festival e non solo in Italia, le frontiere sono state chiuse, gli accordi di Schengen son stati sospesi almeno fino a settembre: oggetto del patto è sempre stato il “controllo delle persone”.

Un controllo che per la prima volta avverrà anche sulla soglia del teatro Ariston in quanto i biglietti, ormai in vendita dai primi di gennaio, dovranno essere assolutamente nominativi con tanto di data e luogo di nascita.
La misura riguarderà anche gli spettatori vip.
Inoltre, chiunque vorrà cedere il proprio biglietto potrà farlo, ma soltanto specificando chi sarà il nuovo destinatario. 

 

Un ultimo aggiornamento sembra invece essere la chiusura della via pedonale in cui risiede il teatro: Via Matteotti potrà infatti essere percorsa solamente mostrando carta identificativa o residenziale. 

 

Misura di sicurezza presa dalla Rai, Ariston, Casinò e dal comune di Sanremo. 

La località turistica ligure sarà dunque militarizzata per tutta la settimana di durata della kermesse, con rinforzi inviati dal Viminale.








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