Rss di IlGiornaleWebScrivi a IlGiornaleWebFai di IlGiornaleWeb la tua home page
Domenica 12 maggio 2024    redazione   newsletter   login
CERCA   In IlGiornaleWeb    In Google
IlGiornaleWeb

Cultura - LibriAlice de Carli Enrico

CONDIVIDImyspacegooglediggtwitterdelicious invia ad un amicoversione per la stampa

06 Dicembre 2013
En cas de bonheur, di David Foenkinos
di Alice de Carli Enrico


En cas de bonheur, di David FoenkinosEn cas de bonheur è un libricino invitante, opera di David Foenkinos ed edito in Francia da Éditions Flammarion nel 2005. Appena al secondo paragrafo del prologo ti avverte: "La coppia è il paese che ha la più bassa speranza di vita". Sì, non è un libro romantico nel senso canonico che viene oggi attribuito al termine: lo è a modo suo, ovvero con una sottile vena di ironia mista a cinismo che rende tutto molto, molto reale. La scrittura per certi aspetti è poi un lavoro di cesello, un gioco di ritmi incalzanti tra battute, pause, delucidazioni e spiegazioni che finiscono per delineare i personaggi non nelle loro normali inclinazioni quotidiane, ma in quei folli particolari propri di ciascuno su cui normalmente, per pudore, non ci si sofferma. Un esempio è il rapporto erotico che Jacques ha con le porte… Ma forse è meglio andare con ordine.

La storia narra di Jacques e Claire, che vivono insieme da ormai otto anni, hanno una figlia e sono completamente avvolti dalla meccanicità dell’abitudine. Probabilmente andrebbero avanti così ancora per molto, se non che Jacques trova un’amante e innesca giocoforza tutta una serie di accadimenti – alquanto prevedibili ma non scontati, ad esempio il fatto che Claire decida di  lasciarlo – che riporteranno un po’ in vita entrambi i nostri eroi.

Per il lettore il fattore positivo è invece il fatto che ci sia dunque modo per David Foenkinos di sbizzarrirsi nel descrivere con capacità e brio quel che accade quando si è felici, perché siamo sempre pronti a tutto: stipuliamo assicurazioni contro eventi e infortuni, per la macchina e il cane, per la casa e la vita, ma non c’è assicurazione che tenga all’essere felici. Ecco allora che l’autore, usando i più triti e ritriti luoghi comuni sulle coppie, gioca e fa giocare il lettore prendendo in giro i suoi stessi personaggi e mettendoli in ridicolo e allo scoperto nelle loro emozioni a volte reali, a volte dettate solo da convenzioni sociali. Foenkinos ci spiega che la felicità non ha tempo né forma: la si riconosce solo una volta che se n’è andata.

Il risultato è un libro intelligente e spassoso, che tuttavia in Italia è ancora inedito. Nell’attesa, se proprio non avete voglia di affrontare il francese, potete divertirvi a leggere altre sue opere giunte nel nostro paese, come Il salice piangente che sorrideva (Rizzoli, 2013, scritto insieme a Soledad Bravi e tradotto in italiano da  Bérénice Capatti), L’eroe quotidiano (E/O,2013, con traduzione di Alberto Bracci Testasecca),Imagine. Io, John Lennon (Gremese, 2013, traduzione di Stefano Andrea Cresti), Le nostre separazioni (E/O, 2012, traduzione di Alberto Bracci Testasecca) o La delicatezza (E/O, 2010, traduzione di Alberto Bracci Testasecca).

Ah, vi state ancora chiedendo in che cosa consista il rapporto erotico che Jacques ha con le porte? … Buona lettura!







  Altre in "Libri"