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21 Dicembre 2011 Il grande Gatsby di EF
James Gatz fugge dalla povera famiglia d'origine convinto di poter trasformare sé stesso e costruirsi una nuova identità. Si inventa un background familiare molto prestigioso e cambia il proprio nome. Si innamora della ricca Daisy Fay e viene ricambiato. Gatsby deve però partire per le armi e Daisy, che aveva promesso di aspettarlo, sposa un altro. Gatsby vuole ad ogni costo riconquistarla, è sicuro che il suo sogno si trasformerà in realtà e da quel momento ogni sua azione sarà tesa a quell'unico scopo. Il suo stile di vita esagerato e le sue sfarzose feste sono semplicemente un tentativo per impressionare la ragazza. Riesce così nel suo intento, ma il fato vuole che lui sacrifichi la vita per lei. Il grande Gatsby è considerato uno tra i più rappresentativi romanzi dell'età del jazz con le sue contraddizioni, il suo vittimismo e la sua tragicità. Fitzgerald stesso divenne uno dei portavoce della nuova generazione pronto ad abbandonarsi a quel lungo periodo di gioia irrefrenabile e di esaltazione collettiva. Un mondo in realtà effimero, destinato a morire presto, caratterizzato della mancanza di affetti autentici, dal crollo dei miti, dalla solitudine, dall'incomunicabilità e dall'indifferenza. Nessuno comunica alle feste di Gatsby, gli invitati, persone banali e frivole, si scambiano qualche pettegolezzo ingannando sé stessi e gli altri. Il più solo di tutti i personaggi è Gatsby, nella cui lussuosa villa si svolgono quelle feste favolose alle quali egli non partecipa. Tutto ciò che avviene nella sua casa riveste il solo scopo di poter far partecipare la donna che ama. Gatsby vive solo per un sogno ed è perfino disposto a morire per esso, un sogno chiamato Daisy che lo porterà all'autodistruzione. Gatsby è il prototipo dell'uomo solo, da quando lo si vede per la prima volta al momento del suo funerale, dove la pioggia aumenta il senso di tristezza e di solitudine. Il racconto viene filtrato dalla voce narrante di Nick, pacato e riflessivo vicino di casa di Gatsby, che alla sua morte si sente in dovere di assumersi la responsabilità di organizzare il suo funerale. Rifiuta l'indifferenza morale dei personaggi e la solitudine di Gatsby. Alla fine del romanzo spetta a lui riflettere sull'America e sulla perdita dei miti e sulla fine del sogno americano. Si rende conto che la vita veloce della baldoria dell'est è una copertura per un terrificante vuoto morale. Torna quindi nel Minnesota in cerca di una vita più tranquilla strutturata dai valori morali più tradizionali.
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