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17 Novembre 2011 Il giovane Holden di EF
Il giovane Holden è un classico della letteratura americana, manifesto di una generazione-contro. La storia comincia presso la scuola di Pencey, i voti di Holden non sono dei migliori ed il rapporto con compagni e professori non è idilliaco. Vista la situazione, per avere cinque giorni di libertà fuori dall'istituto, Holden abbandona il college prima che i genitori vengano a sapere della sua espulsione Prende un treno per andare a New York, affitta una camera in un decadente albergo. Trascorre le sue giornate incontrando amici, fidanzate, prostitute, professori. Si ubriaca, esce sotto la pioggia, si bagna fradicio e si becca una polmonite. Una trama molto semplice. L'elemento però fondamentale è Holden, il ragazzo arrabbiato che vuole uscire dal coro. Si ribella alla stupidità dei compagni, alle frasi fatte, all'ipocrisia. Non accetta il denaro quando diventa uno status symbol. Non ama il cinema. È un anticonformista e nutre una forte necessità di individualismo. Fin dall'inizio del romanzo Holden viene presentato come deluso dal mondo che lo circonda, è un giovane solo e piuttosto appartato. Docenti, genitori e compagni dimostrano di non capirlo. Il professor Spencer, il suo preferito, gli dice che la vita è una partita e va giocata secondo le regole ma Holden non riesce a giocare secondo le regole, né del mondo né della scuola, perché si ritrova fondamentalmente incapace di accettarle. Rifiuta senza mezzi termini il modus operandi della società, il doversi attenere a quelle che sente come delle imposizioni a cui non riesce a dare un senso. Holden è pervaso da un senso di insicurezza per il futuro ed è alla bramosa ricerca di un'altra dimensione che non riesce a trovare. A New York vede solo materialismo e conformismo. Una domanda sorge spontanea: perché Holden è arrabbiato? Nel romanzo non ci viene detto. La rottura col mondo è decisa anche da una ragione privata: la morte di un fratello amato. Il vero antagonista forse è proprio la vita stessa, che crea in Holden una certa insoddisfazione di fondo, sempre presente ma mai direttamente espressa. Questa sua insoddisfazione è ben esemplificata nella provocatoria domanda della sorellina Phoebe: "Dimmi una cosa che ti piace realmente a questo mondo". Holden esita un po', riflette, ma cose che realmente gli piacciano non ce ne sono, non riesce proprio a trovarne. La storia del protagonista è in realtà la storia di qualsiasi persona che nell'età della giovinezza si trova a farsi importanti domande ,come se valga la pena crescere ed entrare in un mondo adulto che vediamo immerso nella falsità e nell'ipocrisia. La situazione interiore di Holden esprime un disagio esistenziale di fondo, incapace di trovare una sua collocazione stabile all'interno della società. Ha bisogno di solidarietà e di sentire qualcuno al proprio fianco di cui fidarsi. È duro apprendere la propria parte nel mondo.
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