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Cultura - Cinema e spettacoloGaia Massano

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23 Gennaio 2014
Addio a Mazzacurati, in attesa de "La sedia della felicità".
di Gaia Massano


Addio a Mazzacurati, in attesa de "La sedia della felicità".È morto ieri sera all'ospedale di Monselice, a seguito di una lunga malattia. Era nato a Padova nel 1956 e aveva incominciato la sua carriera nel ruolo di organizzatore di cineclub. Se ne occupava insieme a un gruppo di amici: Enzo Monteleone, Umberto Contarello e Roberto Citran. Ci provò negli anni '70, ad entrare al Centro sperimentale di cinematrografia di Roma, ma venne respinto per tre volte. Si iscrisse quindi al DAMS di Bologna e girò il suo primo film, l'amatoriale "Vagabondi". A Roma ci arrivo subito dopo, trasferendosi in quella città che non gli appartenne mai del tutto o comunque mai fino in fondo, per sua stessa ammissione. Il suo secondo film arriva a quasi dieci anni di distanza dal primo, nel 1989, ed è prodotto da Valerio De Paolis. S'intitola "Il prete bello" ed è interpretato dall'amico e attore Roberto Cetran. Il lavoro non raccoglie il consenso che l'autore avrebbe voluto. Negli anni '90 è poi la volta di "Un'altra vita", storia di una giovane donna russa che si trasferisce a Roma. Tra gli attori, Claudio Amendola e Silvio Orlando. Con il lavoro successivo, "Il toro", arrivano anche i primi riconoscimenti: Leone d'argento a Venezia e Coppa Volpi per l'interpretazione di Citran. A metà degli anni '90, e precisamente nel 1996, il regista si trova a lavorare con Antonio Albanese, portando sul grande schermo il riuscito "Vesna va veloce", dove torna, ancora una volta la presenza di una donna dell'est che racconta la propria storia. È la volta poi de "L'estate di Davide", "La lingua del santo", "A cavallo della tigre" e "La giusta distanza", tutti film di discreto successo che ospitano attori del calibro di Fabrizio Bentivoglio, Valentina Lodovini, Giuseppe Battiston. Nel 2012, invece, è ancora Silvio Orlando in "La passione" ad essere diretto da Mazzacurati. Non ci  rimane che attendere il Torino Film Festival per vedere "La sedia della felicità", quando sarà presentato in anteprima: l'ultimo regalo di un regista che se n'è andato sicuramente troppo presto.






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