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28 Marzo 2013 Intervista a Den Harrow di Alex Carrera
Sono ormai passate le due di notte quando ho modo di parlare con Den, mio amico da oltre 20 anni, alla discoteca TWILO di Avigliana, scansando il solito nugolo di Musical-Wags dopo una sua performance live all'interno di una serata dedicata agli anni '80 che vede nel D.J. Franco Frassi un autorevole padrone di casa con la sua ottima scelta musicale.
Den anzi Stevie 1°, partiamo dagli inizi e dalla costruzione del personaggio. Perché la scelta di un nome d’arte come Den Harrow?
Perché ricordava il denaro. DEN HARROW- DENARO
Prima di diventare Den Harrow chi era Stefano Zandri?
Prima di diventare Den Harrow, Stefano era un ragazzo con tanti sogni, tra questi quello di diventare un grande ballerino, sono sempre stato un ragazzo molto estroso e creativo, e già da ragazzino amavo disegnare i miei abiti, e non amavo assomigliare a nessuno, non ho mai seguito le mode anzi tra i miei coetanei cercavo di imporre il mio look. Ero un po' eccentrico, considera che io nasco con Renato Zero, David Bowie, Freddy Mercury, quindi ho sempre cercato di trovare la tolleranza giusta per mixare la personalità dei miei idoli per crearne uno tutto mio, e quando sono diventato Den Harrow il mio look era esattamente una mediazione tra questi.
Come sei stato avvicinato da chi avrebbe creduto in te e perché? E quando hai capito che avresti veramente potuto cambiare vita?
Io ero la star di un locale chiamato American Disaster dove Roberto Turatti, poi diventato il mio produttore lavorava come dj. Ero molto bello e amato dalle ragazzine e poi di tanto in tanto mi esibivo in session danzanti dove la gente di fermava a guardarmi intorno alla pista ammirando le mie esibizioni. Solo qualche tempo dopo capii che potevo diventare qualcuno.
Chi è stato il tuo pigmalione?
Roberto Turatti, che mi scoprì all’American Disaster. Agli inizi fece anche un po' di fatica ad impormi al suo socio Miky Chieregato e alle varie case discografiche perché ero molto diverso dai personaggi new-romantic dell’epoca, ma fu anche la mia arma vincente per farmi amare dalle teenager.
Il fenomeno Den Harrow non ha venduto solo in Italia ma anche all’estero. Qual è il paese che ti è più caro oltre al nostro?
Per un periodo molto lungo abbiamo venduto milioni di dischi in tutto il mondo tanto che ero entrato nella lista dei cinque cantanti più amati d'Europa, in compagnia dei Duran Duran, Spandau Ballet, George Michael e Madonna. Ho vinto per 2 volte in Germania il premio quale personaggio più amato (con al secondo posto Michael Jackson ) e con concerti in quel paese che registravano migliaia di persone. In un’occasione a Berlino est parteciparono 500mila ragazzine.
C’è differenza tra il pubblico Italiano e quello straniero?
Un tempo non esistevano grandi differenze, oggi la gente dimentica in fretta, non esiste una cultura musicale tra i giovani, e si mischiano personaggi da reality con veri artisti che hanno dimostrato nel tempo di esserlo, e non per una sola estate . All'estero la gente rispetta il lavoro passato fatto e non dimentica come succede in Italia. È questo il motivo per cui le persone non conoscono più la musica, se non quella imposta...
Dopo il grande successo iniziale hai avuto un momento di stasi, a cosa fu dovuto?
Nell’88 all'apice del mio successo personale mi sono ritirato, anche perché la fine sarebbe comunque arrivata presto. Ho preferito solo smettere per mia decisione nel momento in cui Dont Break My Heart vendette 3 milioni di singoli. La musica stava per cambiare e decisi di anticipare e decidere in autonomia. Andai in California, a San Diego, e feci una serie televisiva prodotta da Lorenzo Lamas.
Tu stesso hai dichiarato che la voce in molte delle tue canzoni iniziali non era la tua e a distanza di anni un altro artista dell’epoca (Tom Hooker ) rivendica la paternità della voce. Tu credi che se invece di Stefano ci fosse stato qualcun altro il personaggio/progetto avrebbe avuto lo stesso successo e se sì perché? E perché a distanza di così tanti anni Tom dovrebbe sentire il bisogno di compiere un gesto di questo tipo?
Nulla sarebbe stato uguale. Le cose sono andate come dovevano, e io ho fatto di tutto per rendere Den Harrow grande, gli altri, tutti, hanno lavorato al progetto, ma Den Harrow sono solo io. Oggi ancor di più e solo grazie al fatto che non mi sono pianto addosso come i miei colleghi e sono andato avanti . Oggi il mio nome è conosciuto da tutti, cosa che altri non possono dire.
Perché le rivendicazioni?
Semplice! La presunzione di essere meglio degli altri, ma senza il talento necessario per dimostrarlo rende le persone frustrate e complessate e questo è il caso di chi dopo 20 anni ha voglia di parlare di queste cose, ma tutto questo non è bastato per fermare l'entusiasmo di chi mi segue da anni, tanto che in Italia sono l’unico artista anni ‘80 che ancora riempie discoteche e non, e che può ancora permettersi di registrare oltre i 150 show in Italia, sia come cantante che come dj.
Nel frattempo però, è importante dirlo, tu hai iniziato a cantare con la tua voce. Quale è il pezzo cantato da te a cui sei più affezionato ?
Io ho cantato con la voce di altri per 3 anni, ma sono vent'anni che canto con la mia voce il brano cantato da me portato al Festivalbar ‘88, a cui sono molto affezionato, Born to Love...
Perché l’Isola dei Famosi? Cosa ti ha lasciato questa esperienza e quali sono le persone con cui hai legato di più?
Perché l‘isola? Io mi ritengo un artista e l'isola mi serviva per dare una lustrata al mio nome, da anni a riposo, e la mia scelta è stata perfetta, tanto che devo ringraziare l’ isola se oggi ancora Den Harrow esiste. Oggi non ho più lo spirito di un tempo. Mi pagano e io lavoro. La gloria c'è già stata e oggi lavoro unicamente cercando di rendere remunerativa la mia professione anche producendo e scrivendo. A giugno esce il mio primo libro "Coming Harrow la vera storia degli anni 80!", e le cose che non sono mai state dette. Tra i naufraghi con cui ho condiviso l’Isola sento spesso Massimo Ceccherini e sono legato a Valeria Marini e Cristiano Malgioglio. Valeria mi ha invitato al suo matrimonio del 5 maggio a cui non mancherò per nulla al mondo e sono molto felice per lei che è una cara ragazza.
La rifaresti?
Io ho fatto un isola nel 2006 e ho fatto la guest star nel 2010 in Nicaragua, oltre all’ ultima edizione" The Best" nel 2012. Adesso sono stato invitato ad altri 2 reality all’estero, uno di questi slittato all’ autunno del prossimo anno. Per questa estate Saro in tour come tutti gli anni sia come dj che come live. Io sono la fenice e la fenice risorge sempre dalle proprie ceneri.
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