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29 Novembre 2010 Muore suicida a Roma Mario Monicelli, maestro del cinema italiano di Nicoletta Ravera
Termina all’ospedale San Giovanni di Roma la vita di Mario Monicelli. A 95 anni, colpito da un tumore alla prostata, il regista si è lanciato nel vuoto dal quinto piano della struttura la sera di lunedì, alle 21. Il personale sanitario ha trovato il suo corpo a terra non lontano dal pronto soccorso, vicino alle aiuole. Il reparto è al momento presidiato delle forze dell’ordine ma non sembra che nulla, alcun biglietto o memoria, sia stata lasciata dal cineasta per spiegare le ragioni della sua tragica scelta. Secondo quanto è trapelato, pare che le ragioni fossero legate alle precarie condizioni di salute di cui soffriva da tempo. "Io che lo conoscevo profondamente e sapevo della sua grande dignità e del suo desiderio di essere sempre indipendente e autonomo, posso capire questo gesto. Ultimamente aveva perso anche la vista, ma fino all’ultimo era stato capace di una deambulazione perfetta. Insomma una persona sana che non tollerava l’idea di poter dipendere da qualcuno", ha commentato Aurelio De Laurentis.
Una morte muta e priva di parole, quella del maestro del cinema italiano classe 1915. Originario di Viareggio, esordì nel mondo del grande schermo con "Cuore rivelatore", un corto realizzato insieme ad Alberto Mondadori. La sua filmografia, che spazia dal 1934 ("I ragazzi della via Paal") al 2006 ("Le rose del deserto") ed è caratterizzata da più di cinquanta pellicole solo come regista, segna non solo uno dei più importanti contributi alla storia del cinema italiano, ma una preziosa e ineguagliabile testimonianza della cultura del nostro Paese, di un modo unico di saper guardare il mondo e saperlo mostrare.
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