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11 Agosto 2010 The box di Nicoletta Ravera
Il mese scorso Richard Kelly, l’osannato regista di "Donnie Darko", ha presentato al grande schermo un thriller di successo. "The box" è ambientato nel 1976 e racconta di una tranquilla coppia di coniugi, Norma e Arthur, che una mattina riceve uno strano pacco contenente un’altra scatola con un grande pulsante rosso. Nel pomeriggio ricevono una visita dal misterioso Mr. Steward che presenta loro un’inquietante proposta alla quale loro dovranno dare una risposta entro 24 ore: premendo il bottone avranno un milione di dollari, ma uno sconosciuto perderà la vita. In caso di rifiuto invece otterranno un risarcimento di 100 dollari per il disturbo. Questa è la miccia che innesca una serie di eventi irrefrenabile e che, man mano che la pellicola scorre, fa aumentare la tensione. Lo spettatore viene scaraventato nello stesso sconcerto in cui si ritroveranno i due coniugi, posti tra una scelta morale drammatica e la possibilità di ottenere una somma di denaro capace di cambiare la propria difficile vita. Quali però i risvolti? Basandosi sul racconto "Button, Button" (1970) di Richard Matheson, Kelly ha saputo portare alla luce un film emozionante e travolgente, con la felice interpretazione di Cameron Diaz, Frank Langella e James Marsden. Dunque è un film da consigliare, ma non certo per chi si aspetta di ritrovarsi di fronte ad un nuovo "Donnie Darko". Il regista in questo caso ha optato per un nuovo stile e ambientazioni più canoniche e, nonostante in molti siano rimasti delusi da questa scelta, la sua capacità di destreggiarsi con lavori tanto diversi e, in entrambi i casi, di altissima qualità, deve essere considerata riprova di grande talento.
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