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Cultura - Cinema e spettacoloStefania Castella

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04 Gennaio 2016
Pino Daniele, un anno dopo, un anno senza...
di Stefania Castella



Pino Daniele, un anno dopo, un anno senza...
Ricordi di Pino Daniele

Un anno dopo sembra quasi una notte lunghissima che non è finita mai.  La corsa folle dalla villa di Magliano in Maremma fino all'ospedale Sant'Eugenio di Roma aprì una ferita nel cuore di chi non riuscì neanche a capire come un mito così grande potesse scomparire improvviso come una stella che esplode ingoiata dal buio.

Impensato, il cuore fragile di Pino Daniele si fermava quella notte, quel 4 gennaio, pochi giorni dopo l’inizio del nuovo anno, dopo il concertone, i botti, i festeggiamenti, dopo quella virata verso il Buen retiro. Quando la notizia si diffondeva lentamente e il tam tam raggiungeva le notti e le testate giornalistiche, e da lì le persone comuni, i fans, nessuno poteva crederci. Poco dopo si rincorrevano le polemiche, strette al dolore negli occhi attoniti di chiunque. Polemiche e strascichi e l’apertura di un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti, poi archiviata senza rinvii a giudizio senza cancellare le code critiche intorno al cardiologo, le sue responsabilità, e quelle della nuova compagna del cantante. Oggi a distanza di un anno, nessuna polemica ma solo il ricordo e ancora un lungo, lunghissimo lavoro di accettazione per chi lo amava e ancora non può farsene una ragione.

 

Moglie per vent’anni Fabiola Sciabbarrasi, ricorda il padre dei suoi tre figli con parole toccanti, sentite, di mancanza e amarezza “Natale non è più Natale e le feste passano con un’eco forte di dolore. Ma Francesco (il figlio minore di 10 anni, di Fabiola e del compianto Pino) ci insegna come gestirlo. È l’ometto di casa” dice in un’intervista esclusiva per L’Ansa, dove sottolinea “Non presterò il fianco alle polemiche per rispetto a Pino. Lui avrebbe voluto discrezione”. La sua arte, la sua musica, risuoneranno in tutta la città in suo ricordo, come nel cuore di chiunque lo abbia amato, e le iniziative per celebrarlo come si poteva immaginare, tantissime a partire da flash mob organizzati sui social che hanno raccolto e raccoglieranno fans a partire da Piazza Plebiscito alla strada del centro storico a lui intitolata.

 

Insieme mostre, visite guidate, eventi musicali e tributi, come le iniziative editoriali, nell'attesa che si apra entro marzo magari per il diciannove, data del suo compleanno, il Museo della Pace, in cui ci sarà un’installazione museale permanente voluta dalla famiglia del cantante e ottenuta grazie all'Ente no profit “Fondazione Pino Daniele Trust Onlus”, la possibilità di avere un luogo di promozione e valorizzazione di eventi culturali sociali e musicali che avrà luogo tra Piazza Municipio e via Depretis, tra le strade insomma, della città dell’anima soul più intensa, e rimpianta.

 

La presenza del cantante ad un anno dalla scomparsa è più viva che mai, tra le immagini in bianco e nero bellissime dei ritratti di Alessandro D’Urso al Museo Pan per la mostra “20 anni con Pino” all'iniziativa prevista dal Punto Mondadori-Amodio Port’alba, in cui Iocisto presentava il libro “Ho sete ancora, 16 scrittori con Pino” e visite guidate speciali, fino all'ex vicoletto Donnalbina uno dei luoghi dell’artista, della sua infanzia, dei ricordi, come il bar Battelli dove iniziava a suonare.

 

Insomma “Pass o tiemp’ e che fa, tutto cresce e se ne va…” ma resta, resterà, nei ricordi, nei cuori, nella memoria, come non fosse mai passato il tempo, come non fosse mai andato via veramente…








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