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Cultura - Cinema e spettacoloStefania Castella

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31 Dicembre 2015
Il Piccolo Principe, emozione da grande schermo per una favola senza tempo
di Stefania Castella


Il Piccolo Principe,  emozione da grande schermo per una favola senza tempo

Chissà quanto faceva freddo quel giorno di fine dicembre di 120 anni fa, quando al Salon indien du Gran Cafè nella Parigi del Boulevard des Capucines, si poté assistere alla prima proiezione (a pagamento) cinematografica, ufficiale della storia. Nel corto dei fratelli Lumière, tutta la genialità dei primi emozionanti passi, verso un’arte che avrebbe cambiato un po’ il mondo, o perlomeno al mondo regalato, una buona fetta di quella magia di cui tutti abbiamo avuto bisogno nella vita.

 

Quel treno che entrando in stazione sembrò piombare sulle teste del pubblico, nonostante le date discordanti o i titoli che vogliono una proiezione prima o dopo la data ufficiale, rimane la leggenda cinematografica più bella di sempre. Da quei primi momenti in bianco e nero, i film senza audio, ai progressi passo dopo passo. Quanto ci siamo emozionati e quanto rivedendo un racconto letto e poi fattosi pellicola, ci siamo chiesti quale versione fosse più toccante. Ce lo chiederemo ancora in questi primi di gennaio, quando nelle sale arriverà uno dei libri più letti e amati nella sua versione da grande schermo. “Il Piccolo Principe” la favola di Antoine de Saint –Exupéry un classico senza età nato nel 1942 e da allora diventato uno dei racconti più celebri del XX secolo, tra le opere più vendute della storia.

 

Il libro tradotto in 253 lingue, stampato in 134milioni di copie in tutto il mondo, racconta in forma di educazione sentimentale, la storia di un aviatore costretto a causa di un guasto ad atterrare nel bel mezzo del nulla. Incontrerà un simpatico piccolo biondino, un principe giunto dall'asteroide B612 dove vive solo, in compagnia di tre vulcani e una piccola rosa vanitosa, che ama e cura. Tra incroci di personaggi bizzarri, una mitica volpe, strambi baobab, ognuno con la sua piccola e grande verità, questa sorta di viaggio paradossale che l’autore arricchì di originali acquerelli, con la semplicità dell’infanzia, raccontava a grandi e piccoli, i percorsi della vita, dei sentimenti, delle verità profonde, di quelle che contavo davvero.

 

“L’essenziale. È invisibile agli occhi” diceva, la cura per chi ami, la cura per la propria anima quando scorgi che l’amicizia è il sentimento più vicino all'amore, più importante per esistere. Riportarlo sullo schermo non deve essere stato facile, eppure il regista americano Mark Osborne, noto per aver diretto il brillantissimo e simpatico “Kung Fu Panda” ci è riuscito allargando il campo, estendono la prospettiva. Lui che, quando gli è stata proposta l’idea di questo film, la prima volta ha rifiutato pensando fosse impossibile, è riuscito nell'impresa, creando una sorta di cappello intorno alla storia. C’è un contorno composto da una bimba seria seria, spinta dalla madre, donna in carriera, verso il successo, che piano inizia a conoscere il suo vicino di casa, un anziano aviatore che racconta imprese formidabili di incontri magnifici e di quel principe, del suo amore per la sua rosa con una volpe per amica, con un viaggio disperso per la galassia fino alla terra.

 

Una magia che incanta, tanto che la bimba affascinata dai racconti deciderà di cercare il piccolo principe biondo, di ribellarsi ad una sorta di destino già scritto, il destino di una bambina con una vita pianificata, costretta a crescere in fretta, che cercherà di conservare a tutti i costi la bellezza del suo bambino interiore. Una storia leggendaria, una magistrale costruzione, una animazione realistica per riproporre quell'emozione in bilico tra l’infanzia e il suo termine, con tutto il carico di malinconia che riporterà indietro nel tempo chiunque abbia letto quelle pagine. Certamente per queste feste un bel dono per grandi e piccoli, per chi l’ha letto e dimenticato, per chi non ha ancora sfogliato questo piccolo scrigno di poesia, regalatevi e regalate il libro (“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry. Garzanti I Grandi Libri).

 

Chi invece vuole riempire tutti i sensi con questa bellissima storia, allora l’appuntamento è al cinema. “Il Piccolo Principe” di Mark Osborne da venerdì primo gennaio nelle sale, per ritrovare una favola senza età, che non finisce ancora di raccontare e di stupire.








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