Rss di IlGiornaleWebScrivi a IlGiornaleWebFai di IlGiornaleWeb la tua home page
Sabato 08 novembre 2025    redazione   newsletter   login
CERCA   In IlGiornaleWeb    In Google
IlGiornaleWeb

Cultura - Cinema e spettacoloNicoletta Ravera

CONDIVIDImyspacegooglediggtwitterdelicious invia ad un amicoversione per la stampa

12 Gennaio 2010
Avatar
di Nicoletta Ravera


AvatarQuando hai voglia di un colossal fatto come si deve, ben condito dalle ultime tecnologie a disposizione, a chi ti puoi affidare se non a James Cameron? Inutile girarci intorno, "Avatar" è davvero la rivelazione di questo nuovo anno.
 

La storia vede come protagonista Jake Sully, un marine costretto su una sedia a rotelle che decide di accettare una missione molto particolare, ovvero quella di recarsi sul pianeta Pandora e di esplorarlo come avatar, ovvero nelle sembianze di uno degli abitanti del luogo, i Na’vi. Il pianeta, tuttavia, oltre ad essere luogo di ricerca è anche un enorme giacimento minerario che fa gola a più di un avido magnate della Terra, dove ormai le fonti energetiche si sono esaurite in seguito ad una terribile catastrofe ecologica. L’opera ripropone dunque un tema che ha sempre caratterizzato la storia dell’uomo: colonialismo, sfruttamento, conquista. Cameron ha deciso di definire tutto in chiave moderna e scegliere una location che si allontanasse il più possibile dall’orbita terrestre (Pandora, non a caso, si trova a 44 anni luce dalla Terra).
 

Nel complesso la vicenda è ben architettata, i personaggi credibili, la recitazione buona (di umani e non). Ciò che ha meravigliato e sicuramente continuerà ad ammaliare il pubblico è sicuramente l’ambientazione fantastica e godibile in 3D: piante lussureggianti e colorate, vive, che sembrano avere una parte tutta loro nel corso del film. Non stupisce perciò il fatto che mezzo mondo, ovvero coloro che si sono recati al cinema per potersi gustare questa nuova proposta cinematografica, abbia già popolato il mondo del web con miriadi di commenti il cui contenuto si può riassumere in cinque parole: "Quanto vorrei vivere su Pandora!". Quindi, mentre fior di sociologi gridano all’esagerato desiderio delle persone di sfuggire dalla propria realtà (ma questo non lo si è sempre fatto? Coi libri, tanto per fare un esempio…), in molti se ne infischiano e, continuando a sospirare, tornano a mettersi in fila per il prossimo spettacolo.







  Altre in "Cinema e spettacolo"