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Cultura - Cinema e spettacoloStefania Castella

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14 Febbraio 2015
Sanremo 2015 quarta serata. Giovanni Caccamo vincitore nuove proposte
di Stefania Castella



Sanremo 2015 quarta serata. Giovanni Caccamo vincitore nuove proposte
Il vincitore della sezione giovani

A grandi falcate siamo giunti alla quarta serata di questo Sanremo 2015. L’apertura è affidata alle giovani proposte tra le quali sarà decretato il vincitore finale della sezione. La sfida si apre con la vittoria della scanzonata aria dei Kutso: “Elisa”, con front man in toni da Negramaro (Giuliano Sangiorgi Docet) sulla bella e brava “Amara” che cantava “Credo”. Clima allegro, rilassato. Seconda sfida Enrico Nigiotti “Qualcosa da decidere” contro Giovanni Caccamo con “Ritornerò da te”, il secondo vince la sfida. Inizia la gara dei Big. Saranno ancora i Pilobolus a fare da apripista. Maestosi accompagnatori in un viaggio di ombre musicali, corpi perfettissimi che dipingono immagini, suoni, strumenti, sogni e suggestioni. Annalisa è la prima Big in gara colora la sua “Finestra tra le stelle” da dividere col cielo. Impronta ben visibile di Silvestre dei Modà, che firma molti pezzi sanremesi. Leggera in un abito decorato a tema floreale semplice, aggraziata, bella. Nesli, è introdotto da Arisa elegante in bianco un po’ infermiera sexy, un po’ Betty Boop. Lui fa lo spiritoso le regala i fiori, presenta il suo pezzo “Buona fortuna amore” delicata lettera ad un amore finito. Ballata ben interpretata e nonostante le sue corde siano da rap, lo stile nuovo, il cantato molto sentito, rende il tutto molto valido. Bella l’interpretazione. La seconda Principessa, come la definisce Carlo Conti, è Emma, vestita di bianco ricco di plissé esige una musica più autorevole “mettimi una musica da figa per scendere le scale”, esordisce. Capelli in raccolto rinascimentale, sa di essere al centro di mille chiacchiericci soprattutto sul web, (come tutti i protagonisti del resto) ma alla fine risulta credibile, simpatica. Dicono anzi sussurrano che le signorine tra loro non si amino molto, eppure le tre co-conduttrici, tra scaliate assassine, critiche e gaffe scivolano sulla bocca di tutti, sfoggiando comunque bellissimi sorrisi. Irene Grandi canta la sua “Un vento senza nome” racconto di una donna ad una donna. Lo fa vestendo un abito nero al ginocchio, spalline sottili, niente di pomposo, specchio di un’anima senza troppa voglia di mettersi in mostra. Elegante comunque, “questo vento non avrà padrone” dice il suo testo, ed è visibile una bellissima atmosfera, voce forte, pezzo abbastanza radiofonico. Nek canta “Fatti avanti amore” più rock che mai, molto più rilassato delle altre sere, sciolto, rende molto di più, tanto che anche il pezzo risulta essere più orecchiabile. Il testo classico, cucito perfettamente addosso non è forte come la grinta. Vestita di fiori taglio più morbido rispetto alle altre sere, Rocio scende i gradini con maestria da modella, annuncia Bianca Atzey, voce profonda a dispetto del nome, molto Black, ricorda una Giusy Ferreri dei primi tempi. Testo di Silvestre che disegna un altro amore “difficile”, titolo ricordiamo “Il solo al mondo”. Urla molto la cantante, ma poteva essere valorizzata da un testo più incisivo. Il c.t. della Nazionale Antonio Conte è il primo ospite della serata. Porta in dono la maglia numero 65 (come il numero dell’edizione sanremese). I suoi ricordi legati alle canzoni del Festival sono ricordi malinconicamente legati a “Se stiamo insieme” di Cocciante (“era del ’91, io diventavo grande andavo via, dal Lecce alla Juve a vivere da solo a Torino”) “Uomini soli” (’90) dei Pooh. Racconta che sono il gruppo che ascolta da sempre. E il terzo pezzo della memoria non poteva che essere un grintoso “Si può dare di più” di Morandi Ruggeri Tozzi (1988): “il mio motto”. Umano ed emozionato nel raccontarsi sugli scaloni di Sanremo, dona maglie della nazionale anche alle tre bellissime compagne di conduzione di Conti. Entrano Biggio e Mandelli accompagnati sempre da Roy Paci, ci conducono nella loro “Vita d’inferno” colorata e sgangherata ma apprezzata da un bel numero di ascoltatori. Arisa introduce Moreno rapper “scottato dalla vita” che porta sul palco “Oggi ti parlo così” in realtà molte parole, molte volte fuori tempo. Va menzionata comunque l’emozione e l’intensità che esprime. E viene da sottolineare che tante volte proprio i più giovani, hanno dimostrato capacità di immedesimarsi nei loro testi che aldilà delle prestazioni più o meno buone, più o meno incerte o emozionate, sono state tutte per l’appunto emozionanti. Professionale signora della canzone, precisa nel dosare forza e tecnica, Lara Fabian con “Voce”, la voce dimostra di averla senz'altro, nonostante qualche piccola imprecisione, impeccabile. A fermare per un attimo la gara l’entrata di una grande Ornella Vanoni nella perfetta imitazione di Virginia Raffaele. Molti saranno rimasti colpiti (non essendo stato svelato subito l’arcano) del medley nel quale era infilato un “Penso positivo” di Jovanotti e “Ti raserò l’aiuola” di Gianluca Grignani. Esilarante, bravissima più Vanoni dell’originale. Il momento più “alto” la sua direzione dell’orchestra, nel ricordare i pezzi sanremesi del cuore, e i musicisti scatenarsi a evocare: Guerre stellari e sigla dei Simpson. Il ritorno alla gara è affidato a Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi con la loro intensa “Io sono una finestra”, un brano realmente profondo e carico di sentimenti difficili da vivere, da trasmettere, da far capire, da parlarne: “non c’è una donna, un uomo, solo un essere umano” cantano, e sono in perfetta sintonia. Arrivano gli occhi chiari e la bella faccia da attore di soap opera del molto amato dalle ragazzine: Lorenzo Fragola. Il brano “Siamo uguali” di Fedez ancora un po’ traballante di emozione. Piacerà e si ascolterà sicuramente. Un momento di commozione fortissima l’intervista al dolcissimo Sammy Basso fondatore di una Onlus per la malattia di cui porta addosso tutto il peso: la “Progeria” o “sindrome da invecchiamento precoce”. Racconta la sua vita, i suoi studi all'università, il bellissimo viaggio intrapreso verso l’America dove ha incontrato tanti personaggi come dice lui “Inarrivabili come James Cameron e Matt Groening” padre dei Simpson, che ci ricorda che il cuore è quello intatto di un ragazzo di 19 anni, spiritoso divertente come tanti suoi coetanei, con tanti sogni come quelli dei suoi coetanei Arisa annuncia l’arrivo di una sempre più sensuale Anna Tatangelo che canta “Libera” e veste un abito meraviglioso, schiena nuda e tatuaggio di pizzo su una spalla, nero, scollatura audace. Interpretazione sentita come per le altre sere, testo firmato Kekko Silvestre, poco incisivo. Sull'incisività non si può dire nulla: Il Volo, coinvolge il pubblico totalmente, palco gestito dai tre ragazzi con grande maestria, da consumati attori, rimbombano il loro pezzo “Grande amore” e pare che sia proprio quello del pubblico nei loro confronti. Baritonali. Gabriele Cirilli comico della serata “selfa” uno scorcio di pubblico insieme all'amico Conti, e sciorina un monologo sulla paura di volare. Entra Gianluca Grignani 13esimo concorrente di venerdì 13, coincidenza simpatica e “Sogni infranti” pezzo cantato e anche danzato con convinzione dall'interprete. Di belle movenze vellutate, come la voce, Malika Ayane interpreta come un’evocazione “Adesso è qui (nostalgico presente)” elegante nella figura, elegante nel porsi, elegante nel canto, non imita nessuno classe innata è sempre se stessa. Tutt'altro ritmo per i Dear Jack “Il mondo esplode tranne noi” esplodono le fans sui social, ma il pezzo è un po’ limitato. Si elegge il vincitore della sezione giovani: Giovanni Caccamo “Ritornerò da te” vince tutto, compreso Premio della critica Mia Martini, e premio della Sala Stampa Lucio Dalla. Arriva Marco Masini con “Che giorno è” a seguire una bellissima Nina Zilli “Sola” alta classe come sempre. Alex Britti “Un attimo importante” suona divinamente ma sembra essere poco convinto del brano. Di Raf si raccontava sui vari social che avesse problemi con una brutta fastidiosa bronchite, un po’ stanco canta “Come una favola”, applausi soprattutto per lo sforzo. Bella come tutte le altre sere Chiara con “Straordinario” porta in alto la voce colpisce nel segno col suo pezzo scritto bene, cantato meglio. L’arrivo Di Giovanni Allevi è un momento di suoni emozionanti romantici in tema San Valentino (ormai a mezzanotte inoltrata) presenta, il giovane maestro “Loving You” il nuovo singolo, anteprima mondiale. A dare una scossa dal torpore dato l’orario, il ritmo disco dei “The Avener” con “Fade Out Lines” una sferzata per tutta la platea sonnecchiante. Il momento dell’eliminazione arriva. I nomi: Nesli, Nina Zilli, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Bianca Atzey, Irene Grandi, Dear Jack, Alex Britti, Moreno, Annalisa, Gianluca Grignani, Marco Masini, Il Volo, Chiara, Nek; tutti salvi. Eliminati: Biggio e Mandelli, Lara Fabian, Raf, Anna Tatangelo. Tra i fischi finisce una nuova serata.








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