 | | Il famoso Mr. Grey |
Non sappiamo ancora bene come sarà la visuale. Ne avrà probabilmente un'idea chi ha già consumato la trilogia, che arriverà, se ne sente l'eco, il ronzio, da una quantità immonda di tempo: "Cinquanta sfumature di grigio" secondo i sondaggi ha cambiato in qualche modo il punto di vista di chi si è fatto intrigare dalle pagine ordite dal E.L.James, al secolo Erika Leonard. Londinese, classe ’63, madre della trilogia fortunatissima, ha venduto tanto da essere inclusa nel 2012 nella lista tra le “100 persone più influenti al mondo”. Di influenza ne ha effettivamente versata parecchia, se a quanto pare una buona parte di donne confessa (chi già confessa di averlo letto, ha già superato un bello scoglio) di averne parlato col partner, e un paio di milioncini di lettrici ammette di aver cambiato molte idee sul sesso, il restante si divide tra l'essere diventata più esigente, e l'aver aumentato la frequenza degli incontri intimi (potere evocativo della parola).
In realtà l'aria cambiava da parecchio, e pare un controsenso se si pensa che i nostri connazionali non salgono in vetta alle classifiche amatoriali da un pezzo, a quanto pare con la spintarella delle partner si avviano ad un forte avanzamento. Se osservate bene in giro vedrete quanto se ne parli sdoganando molti tabù in salotti impensabili. Non me ne voglia nessuna se mi preme di sottolineare, quanta "allegria" si celi dietro anonime coppiette munite se non di frustini a norma, quanto di più casalinghi batti panni/scaccia mosche (si fa quel che si può). Intanto il gossip spopola e non fa che aumentare l'attesa della pellicola.
Si racconta che ci siano scontri all'ultimo sangue tra la scrittrice generatrice del "Fifty Shades of Grey" (dove il Grey è un po’ ovunque, nei tailleur delle super segretarie, nel nome e negli occhi del protagonista) e la regista Sam Taylor, incompatibili su tutti i fronti: dal numero di scene di sesso da utilizzare, alla parola che chiuderà il film (una dice “red”, l’altra dice “stop”). Nella pellicola i due interpreti saranno Dakota Johnson (Anastasia) e Jamie Dornan (Grey), e già qui mi preme sottolineare la non maestosità dei due, perfettamente “normali” specialmente lei, normale, tanto da rappresentare il classico (mille volte visto) stereotipo della bellezza semplice acqua e sapone che incanta l’uomo potente tanto che questo per ascoltarla annulla qualunque impegno lavorativo (potere delle credenze americane-televisive).
Per chi non avesse letto e non conoscesse la trama della trilogia, il racconto inizia con la storia dell'incontro casuale tra Anastasia prossima alla laurea che si trova ad intervistare l'amministratore delegato di una importante Holding. Uffici mega galattici, donne intorno tutte belle, bionde, eleganti, un inciampo in due occhi grigi e un inciampo in una realtà che si apre alla conoscenza del mondo del sesso estremo, il leit Motiv. L'intervista - partita di scacchi, l'avvio ad un crescendo (o discesa) erotico in cui lui, Grey, pretende sempre di più. Sadomaso con dettagli a go go, fino alla fine di tutto. Il finale sarà una rottura tra i due.
Dopo la prima, sarebbero venute le altre sfumature, quella di nero e di rosso per l'esattezza. In una, la nera, le sfumature riguardano soprattutto lui, i dolori dell'infanzia che si son poi riversati su quello che ne ha fatto un uomo con il bisogno estremo del controllo e del dominio, flash, di infanzia di ritorni del passato e una conclusione figurata nelle nozze.
Nelle sfumature di rosso, la passione muta nella convinzione che c'è qualcosa di più, non è una storia come tante, ma la storia di due che hanno scelto di legarsi (non solo fisicamente) per migliorare se stessi, uno nell'altra. Quella sorta di salvazione romanzesca che si ritrova spesso anche nella vita (e che molto spesso non porta niente di buono).
Nell'attesa di giudicare la fatica cinematografica che sarà nelle sale il ricordiamo nuovamente, il 12 febbraio, viene in mente nel raccontare la trama della trilogia, la famosa barzelletta in cui anche le donne, come gli uomini, guardano i porno; solo che li guardano con la speranza che i due protagonisti si sposino. Adesso forse qualcuna mi toglierà il saluto, chiedo quindi scusa in partenza, sarò pronta ad alzare bandiera bianca, con qualche sfumatura di grigio forse…
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