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ROBYN DAVIDSON
Se mai leggerete questo libro, vi renderete conto della differenza di due parole usate in modo simile: TURISTA e VIAGGIATORE.
Il libro racconta di un viaggio, anche se parlerei più di un viaggio interiore mentre si svolgevano i preparativi e durante il percorso dal cento dellìAustralia alla costa.
Per mia fortuna mi sono ritrovato come : "viaggiatore" o perlomeno una persona che durante i 15/30 giorni che trascorre in un posto sconosciuto, li spende per conoscere e vedere. Vedere delle cose e dei posti sconosciuti, ma visti con i miei occhi. Ma anche sentire i profumi di quella terra e gustare il cibo locale.
Quasi sempre. Diciamo all'80 % delle volte. Anche perchè qualche volta ci siamo fatti attirare dal viaggio di gruppo organizzato, e per venti giorni non abbiamo più pensato a nulla, in quanto tutto era preventivato, organizzato e c'era sempre qualcuno a portarci e dirci cosa fare. Insomma: TURISTA. Chee poi non è una cosa negativa, in quanto passare 20 giorni e rilassarsi finalmente fa anche piacere a tutti.
Nel libro questo viaggiare è portato all'estremo, l'ignoto e l'avventura più estrema sono unacosa unica. In viaggio, spesso abbiamo incontrato dei francesi che impersonificavano questa modalità di viaggio. Anche con famiglia e bambini molto piccoli, e li abbiamo incontrati nei luoghi più remoti e viaggiavano con pochissimo.
Noi non siamo così coraggiosi, ma ci poviamo e quest'anno vorremmo iniziare ad accomapgnare dei fotoamatori in giro per il mondo, sulle piste che già abbiamo attraversato. Chissà!
Nel 2020 ci avevamo provato ma la prima patenza era 4 maggio ma il covid ci ha fermato, ora non abbiamo una data precisa ma ci stiamo organizzando.
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