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Cultura - SocietàStefania Castella

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11 Gennaio 2023
L'appello del Presidente Mattarella in difesa del SSN esposto nelle oncologie ospedaliere del CIPOMO
di Stefania Castella



L'appello del Presidente Mattarella in difesa del SSN esposto nelle oncologie ospedaliere del CIPOMO
L. Cavanna Presidente CIPOMO

Gennaio 2023.Il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO) ha inviato nelle scorse ore una lettera di ringraziamento al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo accorato appello a difesa del Sistema Sanitario Nazionale lanciato durante il suo discorso di fine anno.

 

Nella lettera firmata dal Presidente Luigi Cavanna, dal Consiglio Direttivo e dai Coordinatori regionali del CIPOMO, si legge: “Per il vincolo di appartenenza che ci lega alla Nazione, nostro patrimonio comune, come operatori della salute, Le siamo particolarmente grati per aver richiamato come il Sistema sanitario per i suoi principi fondativi di universalità, uguaglianza ed equità rappresenti realmente un ‘presidio di unità’, capace di contribuire alla edificazione di una società giusta e solidale, realmente rispettosa della dignità della persona e di ogni suo diritto”.

Da qui la decisione di esporre all’ingresso di tutte le Unità Operative di Oncologia uno dei passaggi cruciali del discorso del Presidente: “Occorre operare affinché quel presidio insostituibile di unità del Paese rappresentato dal Servizio sanitario nazionale si rafforzi, ponendo sempre più al centro la persona e i suoi bisogni concreti, nel territorio in cui vive”.

 

 

Nella lettera i vertici del CIPOMO hanno inoltre lanciato un appello alle istituzioni chiedendo un forte impegno in difesa del SSN, sempre più a misura di ammalato: “Come CIPOMO Le manifestiamo la volontà di continuare a svolgere il nostro quotidiano e faticoso  servizio, pur tra le numerose difficoltà, a favore degli ammalati oncologici, e chiediamo contestualmente alle istituzioni politiche sanitarie di dare il meglio della loro capacità programmatica per rimuovere ostacoli, resistenze e divari territoriali di vario genere, per essere custodi e garanti di un sistema sanitario veramente più a misura di ammalato”.








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