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Cultura - SocietàStefania Castella

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02 Giugno 2022
Prima le minacce e poi l’esecuzione. Uccisi da polpette avvelenate i due cani della chef Nadia Vincenzi
di Stefania Castella



Prima le minacce e poi l’esecuzione. Uccisi da polpette avvelenate i due cani della chef Nadia Vincenzi
Bella e Zoe i due cani razza Corso uccisi da polpette avvelenate

Bella e la figlia Zoe erano due dolcissimi quattro zampe di razza Corso. In quel giardino ci giocava anche la nipotina di nove anni. La denuncia dell’avvocato romano Giada Bernardi, fondatrice dello Studio Legale GiustiziAnimale

I criminali rischiano due anni di galera

 

 Gliel'avevano promesso; l'avevano ripetuto davanti a varie persone: "Questi bastardi dei vostri cani ve li ammazzeremo a badilate o con le polpette avvelenate". Alla fine, come era giù successo in varie altre occasioni, hanno compiuto il loro misfatto ed hanno massacrato due meravigliosi animali di razza Corso, Bella di sette anni e la figlia Zoe, di due anni e mezzo.

 È successo a Cazzago San Martino, in provincia di Brescia, in un piccolo angolo di quartiere dove ci sono tre villette a schiera, sei famiglie in tutto, con i giardini confinanti.

 Da non molto tempo ci abita Nadia Vincenzi, ristoratrice e cuoca, la "regina del pesce" d'Italia che, lasciato il suo celebre locale in Franciacorta, ha portato la sua insegna, appunto NADIA, in un angolo di paradiso terrestre, alto su Clusane d' Iseo (l’ottimo 15.5/20 è l'ultimo voto datole da Edoardo Raspelli sul portale ilgusto.it).

 Nadia Vincenzi vive con la figlia Emanuela e la nipote diciannovenne Asia (che l’aiutano in sala) e con l'altra nipotina, Sofia, di nove anni, che passava ore in giardino a giocare con i due Corso.

 Ai primi di maggio l'ennesima minaccia ad Asia e ad una sua amica: "Ve li uccideremo a badilate". Due settimane dopo la "pena di morte" era cambiata: "Ve li facciamo fuori con le polpette avvelenate" avevano detto ad Emanuela e ad una collaboratrice che stavano rientrando alla fine del lavoro al ristorante di Clusane d'Iseo.

 L' altra sera, come al solito, Sofia aveva portato i cani per la notte nel grande garage tutto per loro. Al mattino dopo, quando è andata a liberarli, ha trovato il garage in subbuglio, pieno di vomito blu, la piccola Zoe già morta e la mamma rantolante (sarebbe poi morta poche ore dopo). La corsa dal veterinario è servita solo per avere la certezza, dagli esami del sangue, che si trattava di veleno, ingoiato con della carne trita.

 Non era la prima volta che tra le villette della via di Cazzago San Martino dedicata ai Caduti di Piazza della Loggia accadono queste stragi: è di poco tempo fa, sempre avvelenati con polpette, il massacro di due cani lupo e di un cucciolo maltese.> Sconvolte dalla notizia della morte anche della piccola Zoe, Emanuela e Sofia, mamma e figlia, che lavorano in sala con Nadia Vincenzi, hanno lasciato in lacrime il ristorante pieno di gente e sono corse, inutilmente, dal veterinario.

 

 Dopo aver letto sul quindicinale ORA un articolo dell’attrice bergamasca Maura Anastasia (per antonomasia "L'Amica degli Animali") Nadia Vincenzi e la figlia si sono rivolte all'avvocato romano Giada Bernardi, presidente della Onlus "Zampe che danno una mano" e fondatrice dello Studio Legale GiustiziAnimale che ha presentato una denuncia per "minacce, maltrattamenti ed uccisione di animali con l'aggravante dei futili motivi". I responsabili corrono il rischio di essere condannati a due anni di prigione e solo per l'uccisione di Bella e Zoe, oltre a quello che ravviserà il Pubblico Ministero. " Ancora troppo poco" commenta Edoardo Raspelli.








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