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Cultura - SocietàGian Maria Rosso

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16 Dicembre 2021
Metaverso, perché iniziare a conoscerlo
di Gian Maria Rosso



Metaverso, perché iniziare a conoscerlo
Metaverso

Caro lettore sconosciuto,

se hai più di 50 anni puoi leggere questo articolo, in caso contrario tutto ciò che ho scritto lo saprai già, e anche se hai un figlio che gioca ai videogames ormai sarai abituato alla VR (realtà virtuale, per chi ha più di 60 anni), e alla AR (realtà aumentata).

In questo periodo mi sto interessando di Metaverso (per Wikipedia Metaverso è un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash, libro di fantascienza cyberpunk, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite Internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar)

Scrivo e mi informo in quanto ci stiamo trovando in un periodo di grosse transizioni. Dal 2019 tutto sta’ viaggiando più velocemente in Internet, il fatto di essere più legati allo smartworking sta’ velocizzando lo sviluppo di tutte le tecnologie connesse al Web, e in modo particolare tutto ciò che riguarda la possibilità di vedere il mondo senza dover mettere il naso fuori dalla porta di casa. Detto così può sembrare molto semplice e banale, ma inconsciamente stiamo accettando con entusiasmo tutto quello che ci legherà sempre di più a rimanere a casa incollati a un LCD sempre più grande e ad alta definizione e a relazionarci con il vicino e il mondo attraverso una linea internet.

Sempre di più saremo isolati e connessi al tempo stesso.

Queste nuove tecnologie sono pensate e create (così dicono gli esperti) per il nostro bene, sia chiaro. Anzi, secondo Mark Zuckerberg il metaverso sarà una nuova fonte e possibilità di business, di grossi guadagni e soddisfazioni per chi realizzerà contenuti per lo sviluppo di Metaverso e sta’ investendo da anni in questa piattaforma una quantità di soldi molto cospicua, Microsoft dal 2022 ne inizierà a integrare nella piattaforma Teams una prima versione, e secondo le loro proiezioni entro 3 anni avremmo già la possibilità di sperimentare contenuti avanzati, come riunioni di lavoro in ambiente virtuale, ma con grafica avanzata, e concerti musicali, dove sarà possibile connettersi con Messenger, e molto altro.

Per chi ha più di 60 anni e spera di vivere ancora una ventina di anni raccomando di informarsi su cos’è il metaverso, in quanto prima o poi dovrà entrare in questo mondo virtuale. D’altronde per chi è sopravvissuto allo sviluppo e evoluzione dei computer, poi degli smartphone e di Internet, ora è il momento di prepararsi ad entrare in un mondo virtuale, dove tutto è più bello, dove i rapporti con il prossimo saranno più semplici e gratificanti.

Sempre che si abbiamo i soldi per acquistare uno spazio fisico su questa piattaforma virtuale. Scusate, non con i soldi che usiamo oggi, ma con Cripto valute. Si, cripto valute.

In realtà tutto questo business viene creato affinché noi possiamo affrontare la vita in modo migliore, dove potremo conoscere e comunicare con persone molto distanti da noi in modo più semplice ed immersivo. Così ci dicono i “creatori”. Tra l’altro la parola “creator” in questo momento è la parola chiave, in quanto molto è ancora da costruire, quindi se si è” creator” si avrà un futuro di lavoro molto ben remunerato, gli altri dovranno adeguarsi alle “policy” create dai “creator”

Chi sarà all’interno del Metaverso farà nuove amicizie, avrà relazioni con altre persone che prima non conosceva, ma anche con i Bot che “probabilmente” influenzeranno le proprie decisioni.

Questo articolo non è realizzato per chi è giovane e per chi gioca ai videogiochi, in quanto sanno benissimo com’è la VR e come ci si muove all’interno, che sa benissimo come ci si crea un Avatar e come si gestisce un personaggio all’interno di un gioco.

Quindi, cari sessantenni, abbiamo 3 anni per prepararci ad affrontare questo nuovo mondo.

 

Scrivetemi info@phototravelling.it  e visitate il sito www.phototravelling.it








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