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Cultura - Cinema e spettacoloStefania Castella

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13 Novembre 2021
Linea Verde. In Lussemburgo il cuore verde d'Europa
di Stefania Castella



Linea Verde. In Lussemburgo il cuore verde d'Europa
Beppe Convertini

 

Appuntamento su Rai1, domenica 14 novembre alle ore 12.20

 

“Linea Verde”, domenica 14 novembre, supera i confini nazionali e sbarca in Lussemburgo, “cuore verde” dell’Europa, un piccolo stato con una grande storia, noto alla maggior parte del pubblico per la ricchezza del reddito pro-capite e per l’organizzazione finanziaria.

 

Ma il Granducato di Lussemburgo non è solo questo: parliamo di un paese che fa dell’accoglienza e dell’inclusione due elementi cardine della propria società e della sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente altrettanti fiori all’occhiello della sua economia.

 

Beppe Convertini inizia il suo viaggio dalla capitale, la “Ville” di Lussemburgo, con la sua antica cinta muraria ed vecchi rioni ma anche con gli avveniristici quartieri odierni e la sua moderna rete di trasporti, peraltro completamente gratuita.

Beppe prosegue dunque il suo tragitto navigando sul fiume Mosella che, dopo aver attraversato il territorio francese, segue il confine fra Lussemburgo e Germania. Qui Beppe tocca dapprima Schengen, cittadina simbolo della libera circolazione europea, poi la Route du Vin, ovvero gli splendidi vigneti vocati a Riesling, Pinot Cremant, per raggiungere di seguito Mullerthal, la “Piccola Svizzera Lussemburghese”, con i suoi castelli e le sue rocce millenarie.

Poi si reca nel sud del Granducato, luogo di accoglienza di varie generazioni di italiani, per lo più impiegati nelle miniere di ferro nelle fonderie, ma anche nella produzione di pregiati latticini di chiara origine nostrana.

 

Le telecamere di ”Linea Verde” fanno anche due rapide escursioni nel rurale Nord del Lussemburgo, culla di antichi mestieri e tradizioni contadine.

E così, fra incontri con cuochi “green” di fama mondiale (René Mathieu) e chef stellati di origine italiana (Ilario Mosconi) e dopo aver fatto la conoscenza di una plurilaureata italiana, esponente di un’ “immigrazione 2.0”, il viaggio si chiude nella capitale, da dove è partito.








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